2012-07-03 16:34:59

Indagini documenti trafugati. P. Lombardi: ascoltate 28 persone, cruciale prossima settimana


Un faccia a faccia con i giornalisti per spaziare sui temi di stretta attualità vaticana, dai prossimi impegni di Benedetto XVI alla vicenda delle indagini sui documenti trafugati, fino alle questioni riguardanti i vertici dello Ior. Il direttore della Sala Stampa Vaticana, padre Federico Lombardi, ha risposto nella tarda mattinata di ieri a una nutrita serie di domande, fornendo ai media chiarimenti e particolari. Il servizio di Francesca Sabatinelli:RealAudioMP3

Non ci sarà né una commissione né un commissario, al contrario di quanto riportato da un articolo dove si parlava di questa soluzione per definire definitivamente la vicenda Gotti Tedeschi. Padre Federico Lombardi smentisce così, in un briefing con i giornalisti, quanto apparso sulla stampa nei giorni scorsi a proposito dell’ex presidente dello Ior. Il portavoce della Santa Sede puntualizza poi quelli che potranno essere i tempi di una nuova nomina, tenendo conto dei tempi che occorrono per le consultazioni e per avere le risposte:

“La situazione è da considerarsi chiarita per cui Gotti Tedeschi non è più il presidente e adesso si sta cercando il nuovo presidente. Come tempi, non ve l’aspettate prima dell’estate un nuovo presidente. In questa situazione, come si era già detto, le funzioni le ha il vicepresidente per la governance del consiglio, per la nomina non è da pensare imminente, è da pensare nell’autunno”.

P. Lombardi ha poi fatto riferimento ad un articolo uscito ieri su un quotidiano:

"C’era un articolo ieri in cui si parlava anche con dei 'virgolettati' di un colloquio tra il cardinale Bertone e il Santo Padre: anche questo è frutto di costruzione, non corrisponde ad una realtà oggettiva".

Sollecitato anche dalle domande, padre Lombardi ha poi affrontato la questione delle indagini su Paolo Gabriele. La settimana cruciale sarà probabilmente la prossima, ha detto, quella della conclusione degli interrogatori formali, e della chiusura della fase istruttoria dell’inchiesta. Questo non vuol dire, ha precisato, che la sentenza conclusiva, proscioglimento o rinvio a giudizio, arrivi subito dopo. Ha poi aggiunto:

"Certamente, se si deve pensare ad un processo con un dibattimento pubblico formale, si va al di là, si va in autunno. Poi, naturalmente, bisogna vedere come evolvono le cose. Con un processo nel senso formale del termine, con il dibattimento eccetera, si andrebbe certamente, credo, addirittura a ottobre. Non è una cosa certamente imminente".

Paolo Gabriele resta l’unica persona indagata. Il portavoce ha spiegato che si è proceduto a raccogliere altre testimonianze e ha poi smentito qualsiasi rogatoria: ci si è mossi nell’ambito dell’ordinario vaticano, ha precisato. Aggiungendo che la Commissione cardinalizia presieduta dal cardinale Herranz ha finora ascoltato 28 persone, e che la stessa commissione farà poi, probabilmente entro la fine di luglio, rapporto al Papa:

"Attenzione però a distinguere sempre bene il fatto di essere sentiti e dell’essere sospettati: queste sono due cose assolutamente diverse e quindi non si trae minimamente conclusione di sospetto dal fatto che uno sia stato sentito".

Padre Lombardi durante il briefing ha anche precisato gli appuntamenti del Papa a luglio, il primo dei quali il 9, quando Benedetto XVI si recherà in visita privata a Nemi alla casa dei Verbiti. E' una visita che ha un significato personale: là il Papa soggiornò, nel 1964, durante i lavori del Concilio Vaticano II in qualità di perito conciliare. Padre Lombardi si è poi soffermato sulla situazione siriana in vista del viaggio di Benedetto XVI in Libano a settembre:

"La situazione in Siria è quella che sappiamo e che sentiamo ogni giorno dalle informazioni. Però, la preparazione del viaggio e la prospettiva che la situazione in Libano sia sotto controllo e il viaggio si possa svolgere normalmente è quella in cui siamo oggi e continuiamo a muoverci senza incertezze".







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