2012-07-03 15:06:36

Filo d’Argento: anziani più soli e poveri in Italia. Piano emergenza per l'estate


Sempre più soli e bisognosi di aiuto: cosi gli anziani in Italia, come denuncia l’Auser associazione di volontariato impegnata nel favorire l'invecchiamento attivo. Stamane è stato presentato a Roma il V Rapporto nazionale del Filo d’Argento, servizio di telefonia sociale attivo al numero verde 800995988. Il servizio di Roberta Gisotti:RealAudioMP3

Circa 6 milioni gli anziani sopra i 65 anni in Italia, ben 450 mila assistiti lo scorso anno dai volontari del Filo d’Argento, 2 milioni e 360 mila gli interventi resi, oltre il 7 per cento in più. Il 2011, anno delle emergenze sociali e degli esclusi, denuncia il Rapporto. Michele Mangano presidente Auser:

R. - I problemi sono quelli legati alle patologie, alle cronicità, al trasporto sociale, perché ci sono tante, troppe barriere per fare uscire le persone anziane dalle loro abitazioni. Quindi il problema del trasporto sociale e quello della solitudine, ma anche i problemi di una povertà che va sempre più crescendo, richiedono ovviamente interventi mirati, seri, adeguati per queste persone. Purtroppo questi provvedimenti non possono solo ridursi all’intervento attraverso la social card. Quindi, è questo il punto sul quale noi lavoriamo molto anche in funzione di vincere ed abbattere i problemi della solitudine, della depressione che spesso colpisce gran parte delle persone anziane, che vivono da sole.

D. - Il Filo d’Argento ha predisposto anche un piano emergenza per l’estate?

R. - Come sempre, tutte le estati i nostri circoli - circa 1600 in tutta Italia - resteranno aperti nel mese di luglio ed agosto per intrattenere le persone anziane, per aiutarle, portarle anche nelle sedi climatizzate, in modo da superare il disagio della calura estiva, e per socializzare. Continuiamo anche la nostra attività di "domiciliarità leggera" per portare i farmaci, la spesa, ecc. Ci sono poi anche dei consigli pratici, attraverso il nostro opuscolo, su come fronteggiare gli attacchi di calore: uno dei consigli - soprattutto per le persone anziane - che appare quasi banale, ma banale non è, è quello di bere almeno due litri di acqua al giorno. Considerare l’acqua un farmaco, magari berla a piccoli sorsi, per evitare le forme di disidratazione, che tra le persone anziane sono molto presenti, perché non c’è la tendenza a bere.

D. - C’è poca consapevolezza che gli anziani sono ormai gran parte della nostra società…

R. - E’ proprio questo uno dei punti fondamentali. La classe dirigente di questo Paese - mi permetto di dire anche in Europa - non affronta seriamente i tre grandi fenomeni che investono il nostro mondo, il mondo occidentale in modo particolare: la denatalità, l’invecchiamento e l’immigrazione. Questi tre versanti - che hanno rivoluzionato la società civile - non vengono affrontati con una politica di programmazione, di interventi mirati a sostegno dei temi dell’accoglienza, del disagio sociale, che è sempre crescente, e dei temi appunto dell’incoraggiamento del sostegno alle famiglie, che vogliono fare dei figli e vogliono crescerli in modo sano. Oggi, dai giornali si legge che c’è una disoccupazione del 36%, è un fatto non più drammatico ma tragico per i giovani e per le famiglie. Occorre quindi dare maggiore attenzione a questi temi centrali e fondamentali della nostra società.







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