Filo d’Argento: anziani più soli e poveri in Italia. Piano emergenza per l'estate
Sempre più soli e bisognosi di aiuto: cosi gli anziani in Italia, come denuncia l’Auser
associazione di volontariato impegnata nel favorire l'invecchiamento attivo. Stamane
è stato presentato a Roma il V Rapporto nazionale del Filo d’Argento, servizio di
telefonia sociale attivo al numero verde 800995988. Il servizio di Roberta Gisotti:
Circa 6 milioni
gli anziani sopra i 65 anni in Italia, ben 450 mila assistiti lo scorso anno dai volontari
del Filo d’Argento, 2 milioni e 360 mila gli interventi resi, oltre il 7 per cento
in più. Il 2011, anno delle emergenze sociali e degli esclusi, denuncia il Rapporto.
Michele Mangano presidente Auser:
R. - I problemi sono quelli legati
alle patologie, alle cronicità, al trasporto sociale, perché ci sono tante, troppe
barriere per fare uscire le persone anziane dalle loro abitazioni. Quindi il problema
del trasporto sociale e quello della solitudine, ma anche i problemi di una povertà
che va sempre più crescendo, richiedono ovviamente interventi mirati, seri, adeguati
per queste persone. Purtroppo questi provvedimenti non possono solo ridursi all’intervento
attraverso la social card. Quindi, è questo il punto sul quale noi lavoriamo
molto anche in funzione di vincere ed abbattere i problemi della solitudine, della
depressione che spesso colpisce gran parte delle persone anziane, che vivono da sole.
D. - Il Filo d’Argento ha predisposto anche un piano emergenza per l’estate?
R.
- Come sempre, tutte le estati i nostri circoli - circa 1600 in tutta Italia - resteranno
aperti nel mese di luglio ed agosto per intrattenere le persone anziane, per aiutarle,
portarle anche nelle sedi climatizzate, in modo da superare il disagio della calura
estiva, e per socializzare. Continuiamo anche la nostra attività di "domiciliarità
leggera" per portare i farmaci, la spesa, ecc. Ci sono poi anche dei consigli pratici,
attraverso il nostro opuscolo, su come fronteggiare gli attacchi di calore: uno dei
consigli - soprattutto per le persone anziane - che appare quasi banale, ma banale
non è, è quello di bere almeno due litri di acqua al giorno. Considerare l’acqua un
farmaco, magari berla a piccoli sorsi, per evitare le forme di disidratazione, che
tra le persone anziane sono molto presenti, perché non c’è la tendenza a bere.
D.
- C’è poca consapevolezza che gli anziani sono ormai gran parte della nostra società…
R.
- E’ proprio questo uno dei punti fondamentali. La classe dirigente di questo Paese
- mi permetto di dire anche in Europa - non affronta seriamente i tre grandi fenomeni
che investono il nostro mondo, il mondo occidentale in modo particolare: la denatalità,
l’invecchiamento e l’immigrazione. Questi tre versanti - che hanno rivoluzionato la
società civile - non vengono affrontati con una politica di programmazione, di interventi
mirati a sostegno dei temi dell’accoglienza, del disagio sociale, che è sempre crescente,
e dei temi appunto dell’incoraggiamento del sostegno alle famiglie, che vogliono fare
dei figli e vogliono crescerli in modo sano. Oggi, dai giornali si legge che c’è una
disoccupazione del 36%, è un fatto non più drammatico ma tragico per i giovani e per
le famiglie. Occorre quindi dare maggiore attenzione a questi temi centrali e fondamentali
della nostra società.