Roma. Al via il Festival cattolico internazionale del cinema
"Mirabile Dictu" è il titolo del Festival cattolico internazionale del cinema che
prenderà il via oggi alle 18 all’Auditorium Conciliazione di Roma, con nomi di primo
piano del panorama cinematografico e culturale. Si tratta della terza edizione che
si aprirà lanciando anche un altro evento particolare e parallelo: il congresso Internazionale
“Cinema e nuova evangelizzazione”, che gode dell’Alto patronato dei Pontifici Consigli
della Cultura e della Nuova Evangelizzazione. Delle due iniziative Rosario Tronnolone
ha parlato con la regista, produttrice ed editrice del Festival, Liana Marabini:
R. - Penso che
entrare in un mondo così anche a volte difficile come quello del cinema e trasformarlo
in un servizio per la Chiesa sia una cosa molto utile e molto buona. Quindi, visto
che mi occupo di film, ho pensato di trasformare questa attività in un invito mondiale
- a chi produce, scrive, dirige, vende e distribuisce film - di prediligere film con
valori ed eroi positivi.
D. - E’ anche l’occasione per far partire il Congresso
internazionale dedicato a cinema e nuova evangelizzazione. Si tratta di un appuntamento
che in realtà durerà per tutto l’anno, fino al 31 dicembre 2013. Vuole raccontarci
come si svolgerà il Congresso internazionale?
R. - Sì, diciamo che il Congresso
durerà anche più di un anno: 18 mesi, un anno e mezzo. Comincia adesso, e devo dire
che a Roma è forse nella sua forma più semplice, perché si tratta di un evento che
apre il Festival. Nelle altre grandi città - 10 città del mondo - invece, durerà un
giorno intero, quindi sotto forma di un workshop e conferenze. Invariabilmente, però,
la giornata dedicata al Congresso finirà con un film in prima nazionale nel Paese
che ci ospita. In Europa, le città saranno Vienna, Budapest, Barcellona, Parigi, Oxford.
Nelle Americhe andremo a Toronto durante il Festival del film, a Rio de Janeiro durante
la Giornata mondiale della gioventù, e poi a Los Angeles che è, per così dire, “l’amica
del cinema”. Quindi, anche questo Congresso nasce dal mio desiderio di mostrare la
capacità del cinema, dovuta alla sua enorme versatilità ed accessibilità di diventare
uno strumento di evangelizzazione. Colgo anche l’occasione di ringraziare veramente
di cuore sia il cardinale Ravasi, presidente del Consiglio della Cultura, che mons.
Fisichella, che mi hanno dimostrato un’enorme fiducia, dandomi gli alti patronati
dei dicasteri che loro dirigono. Anche questo quindi mi incoraggia e mi dà forza.