Il Governo lavora alla spending review. I sindacati pronti alla mobilitazione
Giorni decisivi per la spending review, la revisione della spesa. Il Governo ha messo
a punto il piano di tagli da presentare oggi alle parti sociali, e che dovrebbe essere
varato entro la settimana dal Consiglio dei ministri. Ma i sindacati sono sul piede
di guerra. Servizio di Giampiero Guadagni:
Sarà forse
un intervento in due tempi quello sulla spending review. Una parte subito e il resto
del pacchetto in autunno, per un totale complessivo che si avvicinerà ai 10 miliardi.
Il decreto è atteso oggi dopo gli incontri con parti sociali ed enti locali: riunioni
che potrebbero influire sulle scelte del governo, vista anche la forte preoccupazione
dei sindacati. Tra i principali obiettivi principali del decreto allo studio dell’esecutivo:
evitare l'aumento dell'Iva a ottobre, trovare nuovi fondi per i territori colpiti
dal terremoto in Emilia-Romagna e finanziare le spese inderogabili, come le missioni
internazionali. Il pilastro del provvedimento sarà la razionalizzazione degli acquisti
di beni e servizi. Una sforbiciata che riguarderà in parte la sanità, con tagli soprattutto
della spesa farmaceutica. Previste poi la riduzione delle Province e la scure sulle
società pubbliche, alleggerendo i Cda e tagliando enti strumentali. Possibili poi
misure sul pubblico impiego, con interventi su buoni pasto e tredicesime, e soprattutto
la riduzione dell'organico. Il leader della Cisl Bonanni è pronto allo sciopero generale,
sul piede di guerra anche Cgil e Uil. Fibrillazione anche nella maggioranza di governo:
il Pdl è contrario a tagli indiscrimati sul pubblico impego, mentre il segretario
del Pd Bersani giudica inaccettabili tagli al sociale.