Nella città siciliana di Enna, il Giubileo dei Giovani
Grande partecipazione per il Giubileo dei Giovani ad Enna dove continuano i festeggiamenti
per il 600esimo anniversario della proclamazione della Patrona della città, la Madonna
della Visitazione. A presiedere la celebrazione di questa sera, il cardinale Stanislaw
Rylko, Presidente del Pontificio Consiglio per i Laici e organizzatore delle GMG nel
mondo. Domani anche l’arrivo del cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei che
dopo incontri con i rappresentanti delle istituzioni prenderà parte alla tradizionale
processione della statua della Madonna sulla nave d’oro. Cecilia Seppia ha
sentito mons. Michele Pennisi vescovo di Piazza Armerina
R. – Questa
figura della Madonna della Visitazione rappresenta per gli ennesi la Madre di tutti,
la Madre della città. E’ importante mettere in evidenza come si tratti di Maria Santissima,
una donna di carne ed ossa. Spesso qualche guida turistica parla della festa della
Madonna come se si volesse riprendere il culto di Cerere. In realtà, la Madonna non
è una dea-madre ma è la Madre di Dio, pur essendo una persona in carne ed ossa, che
ha creduto nel Signore e di cui la gente si fida. Soprattutto nel mistero della Visitazione,
la gente vede in Maria un modello da imitare perché la Madonna della Visitazione è
un modello anche dell’attenzione agli altri, della solidarietà verso gli altri.
D.
– Domenica scorsa c’è stato il Giubileo della famiglia ad Enna, ora quello dei giovani.
Parliamo di questo evento: è una sorta di piccola Gmg?
R. – Tra la Gmg di Madrid
e la prossima di Rio de Janeiro, c’è questa piccola Gmg che si svolge ad Enna. Vuole
essere l’occasione da parte dei giovani per ringraziare Giovanni Paolo II ma anche
per riaffermare la loro vicinanza, la loro solidarietà al Santo Padre Benedetto XVI
come hanno fatto i giovani di Roma ieri in Piazza San Pietro, all’indomani della festa
dei Santi Pietro e Paolo.
D. – Durante questo giubileo, anche la venerazione
della reliquia del Beato Giovanni Paolo II, che sarà itinerante presso le sedi delle
istituzioni civili e militari: un segno importante per tutta la Sicilia …
R.
– Ieri sera, all’accoglienza, il duomo era strapieno: c’era tanta gente, tante famiglie,
tanti bambini. Attesa con grande ansia anche per i carcerati che - ricordo - quando
morì Giovanni Paolo II, hanno voluto che la prima messa in suffragio del Papa venisse
celebrata proprio al carcere: c’è un legame profondo tra i carcerati e Giovanni Paolo
II.
D. – Lei diceva che l’intento di questo Giubileo dei giovani è sicuramente
far giungere al Papa l’abbraccio di tutti i ragazzi, la gioia della Sicilia, ma anche
dimostrare che in Sicilia la Chiesa è viva …
R. – Sì, in Sicilia la Chiesa
è viva, ed è viva anche grazie alla pietà popolare che è molto sentita. Tutti si riconoscono
in Maria, Maria Santissima, come Colei che è il modello della fede. Oggi, in preparazione
dell’Anno della Fede, Maria viene presentata ai giovani come modello di fede, come
una laica cristiana che ha svolto il suo pellegrinaggio della fede, un pellegrinaggio
al quale i giovani debbono associarsi.
D. – Tra l’altro, quella dei giovani
è una manifestazione forte, anche di solidarietà, perché è un momento difficile per
il pontificato di Benedetto XVI …
R. – Sì, è un momento difficile, però abbiamo
la certezza – come ha detto il Santo Padre durante l’omelia per la celebrazione dei
Santi Pietro e Paolo– che le forze del male non prevarranno. E certamente, il fatto
che il Papa si senta confortato dalla preghiera e dalla simpatia di tanti giovani
dev’essere per lui un motivo di conforto e di aiuto.
D. –Il 2 luglio ci sarà
la solenne processione della Madonna sulla Nave d’Oro; ci sarà anche il cardinale
Bagnasco. Anche questo, è un momento molto sentito dalla gente …
R. – Sì, è
un momento in cui c’è un’altissima partecipazione popolare: quasi tutti i cittadini
di Enna – ma verranno anche da altri paesi della Sicilia – parteciperanno a questa
processione che vuole essere proprio un seguire Maria nel suo pellegrinaggio della
fede, per crescere nella fede.