Kenya, strage in due chiese, 17 morti. P. Lombardi: orrore e preoccupazione
Nuova drammatica domenica di sangue in Kenya. Attaccate a Garissa, nel nord-est del
Paese vicino al confine con la Somalia, la cattedrale ed una chiesa. 17 i morti secondo
l’ultimo bilancio, 50 i feriti. Il duplice attentato segue quello di Aprile a Nairobi
in un’altra chiesa che provocò un morto e decine di feriti. Il servizio è di Giulio
Albanese:
Orrore e preoccupazione:
con queste parole padre Federico Lombardi commenta gli attacchi a Garissa,
in Kenya, a due chiese cristiane. Ascoltiamo il portavoce vaticano:
I sanguinosi
attentati in Kenya, nella città di Garissa, contro due chiese cristiane, fra cui la
cattedrale cattolica, nel corso delle riunioni di preghiera domenicali sono un fatto
orribile e molto preoccupante. Sembra infatti che fra i gruppi terroristi l’attacco
ai cristiani riuniti la domenica nei loro luoghi di culto diventi un metodo considerato
particolarmente efficace per la diffusione dell’odio e della paura. La viltà della
violenza nei confronti di persone inermi riunite pacificamente in preghiera è inqualificabile.
Oltre ad essere vicini alle vittime, occorre riaffermare e difendere decisamente la
libertà religiosa dei cristiani e opporsi ad atti irresponsabili che alimentino l’odio
fra le diverse religioni, come pure agire efficacemente per una soluzione stabile
dei drammatici problemi della Somalia, che si riflettono nella regione.
E’
accaduto nella città di Garissa, nel nord-est del Kenya, verso il confine con la Somalia.
Di altri particolari ci riferisce Eugenio Bonanata:
Granate e colpi
d’arma da fuoco contro i fedeli presenti alle celebrazioni domenicali. L’assalto ad
opera di un commando a volto coperto composto da sette persone in tutto e diviso in
due gruppi. Nel mirino la cattedrale cattolica e un’altra chiesa poco distante appartenente
alla congregazione Africa Inland Indipendent Church. Qui – secondo le prime informazioni
- il maggior numero di vittime, tra cui due agenti. Diversi decessi durante il trasporto
in ospedale, una decina i feriti gravi. “Una scena terribile”, riferiscono testimoni
dopo l’attentato. Il Consiglio supremo dei musulmani del Kenya ha immediatamente condannato
il gesto chiedendo rispetto per i luoghi di culto. La polizia ha isolato la zona e
recuperato un ordigno inesploso nella cattedrale. I sospetti si concentrano sui miliziani
islamici somali di Al Shabaab già accusati in passato di altre azioni terroristiche
in Kenya dopo che l’anno scorso le truppe di Nairobi sono entrate in Somalia proprio
per combattere i ribelli. La città di Garissa ospita un’importante base militare dell’esercito
keniano. Ad un centinaio di chilometri, invece, c’è l’enorme campo profughi di Dadaab
con oltre 450 mila rifugiati somali. Solo venerdì scorso il rapimento di quattro operatori
umanitari stranieri, impiegati nella struttura.