2012-06-30 08:24:46

Vigilia del voto presidenziale in Messico


Domani il Messico alle urne per eleggere il nuovo capo dello Stato, successore del presidente uscente Calderon e per rinnovare i deputati del Congresso. Quasi 80 milioni i cittadini chiamati alle urne. Secondo i sondaggi si profila un clamoroso ritorno al potere del Partito Rivoluzionario Istituzionale che ha già guidato il Paese per 71 anni fino al 2000. Quasi mille gli osservatori stranieri che controlleranno la regolarità delle consultazioni. Il servizio di Francesca Ambrogetti: RealAudioMP3

Record di osservatori stranieri per le elezioni di domenica in Messico: 696 giunti nelle ultime ore da 69 paesi. Alla vigilia del voto l’Istituto Federale Elettorale ha annunciato che è tutto pronto per l’ appuntamento con le urne e che la giornata dovrebbe svolgersi con normalità. In un paese dove la violenza fa parte della cronaca quotidiana non si sono verificati finora incidenti gravi. L’esplosione di un’ autobomba a Nuevo Laredo è stata attribuita ad un regolamento di conti tra bande rivali. Dopo la chiusura delle campagne elettorali una polemica continua ad agitare le acque: la denuncia del quotidiano britannico The Guardian sull’appoggio segreto che il colosso dell’informazione Televisa avrebbe dato a Enrique Peña Nieto. il candidato del Partito Rivoluzionario Istituzionale, favorito secondo tutti i sondaggi. I suo rivale della coalizione di sinistra Movimento Progressista, Andres Lopez Obrador, continua a sperare in un colpo di scena che gli consenta il sorpasso, mentre nelle fila del Partito di Azione Nazionale di destra al governo si respira aria di sconfitta. La situazione economica, una delle meno favorevoli dell’ America Latina, un continente in crescita, il fallimento della lotta intrapresa con l’aiuto dell’esercito contro i cartelli della droga e l’inarrestabile spirale di violenza, non contribuiranno certo, si afferma, ad allettare i votanti. Grande rilievo è stato dato intanto ieri dalla stampa alle dichiarazioni del arcivescovo di San Luis de Potosí Juan Carlos Cabrero Romero. In un’intervista ha detto di aver incontrato venerdì il Papa che segue con attenzione questo momento cruciale nella vita del paese e prega per il Messico.

Ma quali sono le sfide che attendono il nuovo capo dello Stato che uscirà dal voto di domani? Giancarlo La Vella lo ha chiesto a Jorge Gutierrez, giornalista messicano, corrispondente in Italia per diverse testate del suo Paese: RealAudioMP3







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