2012-06-29 08:39:11

I polacchi pregano sulla tomba del Beato Giovanni Paolo II


“Non basta parlare del Regno di Dio, non basta dire che io credo. Bisogna costruire la casa della vita e della fede sulla roccia che è Cristo”, ha detto nella sua omelia, l'arcivescovo di Lublino mons. Stanislaw Budzik, che ieri ha presieduto la Santa Messa per i polacchi presso la tomba del Beato Giovanni Paolo II nella cappella di San Sebastiano, nella Basilica di San Pietro in Vaticano. La Santa Messa è stata concelebrata da mons. Waclaw Depo metropolita di Czestochowa, da mons. Jan Wątroba, vescovo ausiliare dell'arcidiocesi di Czestochowa, da mons. Mieczyslaw Cisło vescovo ausiliare dell'arcidiocesi di Lublino, da vari sacerdoti venuti dalla Polonia, alla celebrazione dei Santi Pietro e Paolo, e da sacerdoti che lavorano in Vaticano nei diversi dicasteri. Nella sua omelia - riferisce l'agenzia Zenit - l'arcivescovo Budzik ha sottolineato che “presso la tomba di Beato Giovanni Paolo II si possono comprendere meglio le parole di Cristo dedicate a Pietro come la roccia su cui è costruita la Chiesa”. Il beato Giovanni Paolo II è un uomo che ha cambiato la storia del mondo, ha detto l'arcivescovo Budzik. L'arcivescovo di Lublino ha detto che i polacchi “dovrebbero ringraziare Dio per il beato Giovanni Paolo II”. Il metropolita di Lublino ha anche sottolineato la figura di San Ireneo, come colui che “ci ha mostrato il modo di camminare con Cristo attraverso la sua vita e la testimonianza del martirio”. La tradizione delle Sante Messe presso la tomba di Giovanni Paolo II, prima nelle Grotte Vaticane e adesso nella Cappella di San Sebastiano è cominciata nel 2005 dopo la morte del Papa. Oggi, Solennità dei Santi Pietro e Paolo, mons. Waclaw Depo arcivescovo metropolita di Czestochowa, mons. Stanislaw Budzik arcivescovo metropolita di Lublino e mons. Wiktor Skworc arcivescovo metropolita di Katowice riceveranno il pallio dalle mani di Benedetto XVI. (R.P.)







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