A Bruxelles i leader europei raggiungono le intese su crescita e anti-spread
A Bruxelles lavori ad oltranza, nella notte, per i leader europei impegnati a cercare
una soluzione concreta per combattere la crisi economica. Ed un primo risultato importante
c’è: nell’ambito dell’Eurogruppo, infatti, sono state raggiunte le intese sul meccanismo
anti-spread, ricapitalizzazione diretta delle banche e ruolo dei fondi salva-stato.
Il servizio è di Salvatore Sabatino:
Una matassa
da districare in tempi brevi, per ritrovare il filo che conduce all’Europa del futuro.
Con la consapevolezza dei rischi che si sarebbero corsi, i leader europei sono andati
avanti ad oltranza, per tutta la notte, in una vera e propria staffetta tra Consiglio
Europeo ed Eurogruppo. Ed è stata in questa sede che sono stati raggiunti i risultati
migliori: intese su meccanismo anti-spread, ricapitalizzazione diretta delle banche
e ruolo dei fondi salva stato. Misure definite “soddisfacenti” dal premier italiano
Monti – colui che aveva puntato i piedi sui meccanismi di stabilizzazione dei mercati
per abbassare lo spread dei Paesi virtuosi. Un accordo che, visti i tempi strettissimi
per poter agire, sarà implementato già entro il prossimo 9 luglio. Lo dice lo stesso
presidente del Consiglio Europeo, Van Rompuy: “le nostre banche potranno essere presto
ricapitalizzate direttamente dal fondo salva Stati, sotto certe condizioni, e potranno
avere un'unica sorveglianza, con il pieno coinvolgimento della BCE. La cancelliera
tedesca Merkel parla di ''un buon risultato'', così come il presidente francese Hollande.
A questo punto la road map finale sul rafforzamento dell'Unione monetaria sarà presentata
in ottobre.
Come si possono definire i risultati raggiunti nella notte a Bruxelles?
Salvatore Sabatino lo ha chiesto all’economista Francesco Carlà.