2012-06-28 14:14:49

Sudan: accordo sugli aiuti umanitari nel Sud Kordofan e Nilo Blu


Il governo di Khartoum ha dato il via libera alle operazioni di assistenza umanitaria alle popolazioni delle regioni del Nilo Blu e del Sud Kordofan, nelle zone controllate dal Movimento popolare per la liberazione del Sudan-Nord (Splm-N). La decisone giunge ad un anno dall’inizio del conflitto tra l’esercito regolare e i ribelli, storicamente e culturalmente vicini al Sud durante la lunga guerra civile tra il 1983 e il 2005. Finora lo stallo era stato determinato dalle condizioni poste da Khartoum - riporta l'agenzia Misna - per evitare che gli aiuti finissero per sostenere la resistenza armata dei ribelli: un ostacolo superato grazie all’intervento di Unione Africana e Lega Araba che si sono proposte di inviare osservatori per monitorare la neutralità dell’intervento umanitario. L’Accordo in nove punti, raggiunto ieri dopo una delicata opera di mediazione prevede inoltre – secondo il testo in arabo fatto circolare sul web – un immediato cessate-il-fuoco e la sospensione delle ostilità per consentire l’accesso dei volontari alla popolazione civile. Secondo le Nazioni Unite il conflitto lungo le regioni di confine tra Nord e Sud Sudan, avrebbe causato finora 170.000 sfollati in Sud Sudan e altri 20.000 in Etiopia. Il presidente sudanese Omar Hassan al Bashir si è opposto all’apertura di campi profughi nelle due regioni, affermando di non voler ripetere “l’errore” commesso in Darfur, dove “i sostenitori della ribellione hanno usato gli sfollati per fare pressione su Khartoum”. Lo scorso maggio, il consiglio di Sicurezza Onu ha approvato una risoluzione in cui esorta il governo sudanese e i ribelli dell’Splm-N all’avvio di negoziati sulla base di un accordo firmato il 28 giugno 2011 ma rimasto finora lettera morta. (R.P.)







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