"In un momento
in cui la Chiesa vive una situazione di transizione dobbiamo avere il coraggio di
proporre ai fedeli l'Eucaristia senza reticenze".Lo afferma mons. Domenico
Sigalini, vescovo di Palestrina e presidente del Centro di Orientamento Pastorale
(Cop) al termine della LXII Settimana Nazionale di aggiornamento del Cop,
svoltasi ad Orvieto con il tema "L'Eucaristia per la vita del mondo", alla vigilia
del 750 anniversario del Miracolo eucaristico di Bolsena. "Il fatto che oggi nelle
parrocchie, nelle cappelle degli ospedali, si propongano spesso adorazioni eucaristiche
continuate è un fatto di grande importanza" continua mons. Sigalini. "Ma dobbiamo
far sì che l'adorazione del Santissimo non diventi una devozione qualsiasi ma sia
davvero il ritorno al centro della vita cristiana che fonda la Chiesa. Il ritorno
al Corpo di Cristo che è ancora presente in mezzo a noi per darci la forza di vivere;
adorato, spezzato e consumato per avere la Vita piena". "Dimenticare l'origine
eucaristica della Chiesa significa trasformarla in un'agenzia di distribuzione di
servizi religiosi" continua il presidente del Cop. "L'amore eucaristico non è sentimentalismo,
è donazione, sacrificio di sé e allo stesso tempo forza per la vita di ogni giorno,
che definisce l'essere cristiani". (a cura di Fabio Colagrande)