Aveva un grande sogno,
quello della condivisione. Sognava che a Brancaccio, il quartiere di Palermo in mano
alla mafia, sarebbe tornato il sole. Ma è in quello stesso quartiere che don Pino
Puglisi nel 1993 trova la morte, ucciso proprio sotto casa e proprio il giorno del
suo 56mo compleanno. Appena abbiamo saputo che sarebbe diventato beato, abbiamo
pianto, pianto di gioia. Ricordo il suo sorriso e quei suoi occhi luminosi e azzurri
che esprimevano la bellezza della vita. Lui amava la vita. Ce ne parla così, con
toni semplici ma commossi, suor Carolina Iavazzo, collaboratrice di don Puglisi durante
l'esperienza forte e drammatica al quartiere palermitano. (a cura di Emanuela Campanile)