Crisi, Confindustria: in Italia i danni economici sono equivalenti a quelli di una
guerra
L’Italia piegata dalla crisi. Pesanti e a lungo termine, secondo l’analisi odierna
di Confindustria, i danni della recessione che non accennerà a dissiparsi in tempi
rapidi: prodotto interno lordo in picchiata, in un contesto in cui, stando agli ultimi
dati Istat, i prezzi al consumo salgono alle stelle. Il servizio di PaolaSimonetti:
Se non è un
clima da conflitto mondiale poco ci manca. L’Italia è in pesante affanno economico,
la crisi sta picchiando duro in tutte le parti vitali del Paese e spiragli non se
ne vedranno almeno fino alla metà del 2013. E’ il quadro tratteggiato da Confindustria
secondo la quale anche se i conti pubblici migliorano, si allontana il pareggio di
bilancio, con un Pil in calo per quest’anno del 2,4% invece che dell’1,6% come prospettato
a dicembre. A dare l’affondo oggi anche i dati Istat, che segnalano come nel mese
di giugno il costo del carrello della spesa sia aumentato del 4,4%. Un contesto in
cui si inserisce, guardando alle valutazioni dell’Isfol, una debolissima produttività
del lavoro cresciuta dal 1998 di soli 4 punti percentuali a fronte di un incremento
medio europeo del 15,7%. Dal canto suo la Corte Conti riconosce gli sforzi italiani
per tamponare la situazione, ma sottolinea il risanamento dei conti è avvenuto con
i sacrifici di famiglie e imprese, che forse non basteranno: lo zoccolo duro della
crisi è stato appena scalfito.