Presentato al Papa uno studio all'avanguardia sulle staminali adulte
E’ stata presentata ieri a Benedetto XVI, dopo l'udienza generale, la prima copia
del volume "Our Stem Cells: The Mistery of Life and Secrets of Healing". Si tratta
di un testo innovativo per la ricerca sulle cellule staminali adulte, che indaga le
terapie possibili grazie al loro impiego nel campo medico, ma anche le loro implicazioniculturali ed etiche. Un’opera unica, risultato della collaborazione tra il Pontificio
Consiglio della Cultura - attraverso la sua fondazione caritatevole STOQ International
- e la "Stem for Life Foundation". Il testo, che sarà disponibile entro la fine
dell’anno, contiene anche un discorso di Benedetto XVI, con il quale si esorta a un
sostegno e a una sensibilizzazione maggiori per i progressi nella ricerca sulle cellule
staminali adulte, al fine di alleviare le sofferenze umane.
Nello specifico,
lo studio mette a fuoco i concetti discussi nella prima Conferenza internazionale
sulle cellule staminali adulte, svoltasi in Vaticano lo scorso anno, e offre al lettore
una panoramica affascinante e completa del loro ruolo vitale nel futuro della medicina
rigenerativa, compresa la loro capacità di riparare il cuore e gli organi danneggiati,
ridare la vista, uccidere il cancro, curare il diabete, guarire le ustioni e fermare
la marcia di malattie degenerative come l’Alzheimer, la sclerosi multipla e il morbo
di Lou Gehrig. “Il libro – ricco di casi reali ha affermato Robin Smith, amministratore
delegato di NeoStem – non parla soltanto del successo della nostra partnership storica
con il Vaticano, ma pone le basi per i nostri prossimi appuntamenti”. Sulla stessa
linea mons. Tomasz Trafny, del Pontificio Consiglio della Cultura, convinto che il
volume possa promuovere un dialogo intenso tra la comunità scientifica e quella religiosa
all’interno dell'importante cornice della ricerca della verità e dei più alti valori
etici.
“Ci auguriamo – conclude mons. Trafny – che possa contribuire a educare
le persone di tutto il mondo sull’importanza di una ricerca scientifica etica, e aiutarle
a capire che non è necessario scegliere tra la propria fede e la scienza, ma che,
in realtà, le due possono lavorare insieme per migliorare profondamente l'umanità.”
A consegnare la prima copia al Pontefice, oltre monsignor Tomasz Trafny e al dott.
Robin Smith, erano presenti anche il presidente della Stem for Life Foundation e il
dottor Max Gomez, fiduciario della medesima Fondazione. (A cura di Cecilia Seppia)