Nei cinema "Il cammino di Santiago", storie di uomini lungo il celebre viaggio dell'anima
Esce oggi nei cinema italiani "Il Cammino per Santiago", un film scritto e diretto
da Emilio Estevez e interpretato dal padre, l’attore americano Martin Sheen. Lungo
la strada del più famoso pellegrinaggio del mondo, alcuni personaggi scoprono se stessi
e mettono in comune le loro sofferenze, aprendo il loro futuro a una dimensione più
consapevole e spirituale. Il servizio di Luca Pellegrini:
Lasciamo che
sia uno dei personaggi del delicato e profondo film di Emilio Estevez a parlare: spiega
che cosa è il Cammino di Santiago a Martin Sheen, che interpreta Tom, un padre americano
costretto a prendere contatto con diverse realtà: la morte del figlio Daniel, interpretato
dallo stesso regista, la storia del pellegrinaggio, l’apertura a una dimensione di
fede attraverso il dolore subito e la solidarietà delle persone incontrate:
Tom:
“Che cosa stava facendo?”.
Capitano Henri: “Era in pellegrinaggio lungo
il Cammino. Percorreva la strada che conduce a Santiago. Persone di ogni estrazione
sociale, fede ed età decidono di percorrere quel cammino che dai Pirenei francesi
conduce a Santiago de Compostela. Da oltre mille anni si percorrono 800 chilometri
da est ad ovest nel Nord della Spagna. A noi credenti è stato insegnato che le spoglie
di San Giacomo, l’apostolo di Gesù, riposano a Santiago. Così andiamo in pellegrinaggio.
Ed era questo che faceva suo figlio Daniel”.
Tom: “Come mai era da solo?”.
Capitano
Henri: “Molti scelgono di partire da soli. Il cammino è un viaggio molto personale,
monsieur Avery …”.
E’ dunque un film sereno, nella speculare indagine dei
tormenti dell’anima che affliggono quattro pellegrini provenienti da ogni parte del
mondo: lungo la via parlano delle loro vite, delle loro angosce, si mettono a nudo,
stringono amicizia e arriveranno a varcare la soglia della cattedrale di Santiago
de Compostela come persone interiormente nuove. Sheen è un attore profondamente religioso
e con il figlio ha deciso di affrontare in un film l’essenza stessa del Cammino, che
diventa una metafora della vita, il percorso in cui si riflette sul senso e sul destino,
la storia e il futuro, ciò che il nostro cuore cerca e la nostra ragione spesso ostacola.
Una splendida esperienza di cinema in cui, con grande sincerità e poesia, anime inquiete
si mettono a nudo. Tom troverà la quiete al suo dolore senza motivo, ai piedi della
statua di San Giacomo, in un’atmosfera soffusa di luce e profumata dall’incenso che
avvolge le antiche mura della chiesa. Riportando una vittoria e onorando la memoria
del figlio assurdamente perduto, e ritrovato nella speranza, su quella stessa strada
da lui percorsa.