Lusaka: aperto ieri il Congresso regionale africano delle infermiere cattoliche
Si è aperto ieri a Lusaka (Zambia) il quinto Congresso della Regione Africana Anglofona
del Ciciams (Comitato Internazionale Cattolico delle Infermiere e delle Assistenti
Medico-Sociali) con una liturgia eucaristica presieduta dal cardinale Joseph Medardo
Mazombwe nella cattedrale dedicata al Bambino Gesù. Hanno concelebrato l’arcivescovo
di Lusaka, mons. Telesphore George Mpundu, il presule incaricato della pastorale della
salute in Zambia, mons. George Lungu, vescovo di Chipata, il segretario del Pontificio
Consiglio per gli Operatori Sanitari, mons. Jean-Marie Mupendawatu, mons. Charles
Namugera, officiale dello stesso dicastero, e vari cappellani. In apertura dei lavori
hanno quindi preso la parola anche il nunzio apostolico a Lusaka, mons. Julio Murat,
e il ministro della Salute zambiano, dott. Kasonde, intervenuto in rappresentanza
del governo.
Nel suo discorso, il dott. Kasonde ha ringraziato la Chiesa cattolica
per il suo impegno, qualitativo oltre che quantitativo, nel mondo della salute; in
proposito ha rilevato anche che ad essa si deve il 60% dei servizi sanitari accessibili
nelle zone rurali. Ha quindi espresso la volontà del governo zambiano di continuare
a collaborare con la Chiesa in questo settore, molto importante per il Paese. Nel
pomeriggio mons. Mupendawatu ha tenuto il suo intervento davanti ad oltre 300 infermiere
ed infermieri cattolici provenienti da vari paesi anglofoni: Zambia, Zimbabwe, Nigeria,
Malawi, Kenya, Tanzania, Sud Africa, Stati Uniti d’America, Scozia e Irlanda. Il giorno
precedente, lunedì 25 giugno, il segretario, accompagnato dal vescovo incaricato per
la pastorale della salute, dalla coordinatrice nazionale zambiana della pastorale
della salute, suor Matilda Mubanga, e da mons. Namugera, aveva visitato alcune strutture
sanitarie cattoliche a Lusaka: il nuovo ospedale della Conferenza episcopale dello
Zambia, il “Cardinal Adams Memorial Hospital”, il St. Francis Zambian-Italian Orthopedix
Hospital (per bambini disabili) e l’Our Lady’s Hospice Kalingalinga (per gli ammalati
di HIV-AIDS).