Nigeria: banchi vuoti nella chiesa di Damaturu dopo gli attentati di Boko Haram
“Tre su quattro sono andati via” dice all'agenzia Misna padre James John, raccontando
della messa domenicale nella “chiesa piccola” con “tanti banchi vuoti”. Damaturu,
diocesi di Maiduguri, nord-est della Nigeria: molti igbo, originari del sud petrolifero
e cristiano, sono andati via per paura degli attentati di Boko Haram. Per avere un’idea
delle sofferenze di questa piccola comunità, minoritaria ma essenziale nel tessuto
sociale della diocesi, basta affacciarsi nella chiesa di Santa Maria. Non l’edificio
vecchio, dove fino a novembre ogni domenica si celebravano due messe, ma quello piccolo
che gli sta accanto. È qui che i fedeli rimasti si incontrano per condividere le ansie
e rinnovare la fede. “Domenica – sottolinea padre James – eravamo davvero in pochi:
per il gasolio del generatore e le altre spese necessarie alla comunità abbiamo raccolto
solo 6000 naira e non i 30.000 che tempo fa erano la normalità”. La domenica non si
celebrano più due messe ma solo una e con tanta paura. “Negli ultimi mesi – spiega
padre James – sono partite circa i tre quarti delle famiglie igbo, l’etnia di gran
lunga maggioritaria se si considera la comunità cristiana”. A spingerle a partire
sono gli agguati rivendicati sempre più di frequente da Boko Haram, un gruppo che
sostiene di battersi per l’applicazione della legge islamica in tutta la Nigeria.
L’emergenza è cominciata nel 2009 nella città di Maiduguru, a est di Damaturu, quando
anche a causa della repressione dell’esercito si contarono 900 vittime. Padre James
ricorda bene quei fatti, perché è nato e cresciuto in questa diocesi. Dice che se
il governo nigeriano non si deciderà a intervenire “crollerà tutto”. Poche ore prima
che ieri nella chiesa piccola di Santa Maria cominciasse la messa l’assalto di un
commando di Boko Haram alla prigione della città ha consentito la fuga di una quarantina
di detenuti. Il parroco sospira. Non ha bisogno di leggere l’articolo pubblicato dal
quotidiano This Day in prima pagina: “Ieri a causa delle minacce di nuovi attentati
molti cristiani non si sono recati in chiesa nelle regioni settentrionali del paese,
in particolare a Kaduna, Kano e Jos”. (R.P.)