2012-06-26 15:33:39

Le vittime della tortura e l'esperienza cristiana di Acat


Cercare Gesù nel corpo sofferente di chi, come lui, in tantissime parti del mondo ancora oggi subisce la tortura, ogni forma di vessazione, la condanna a morte. È questa la via intrapresa da Acat, "Azione dei Cristiani per l’Abolizione della Tortura", un’Associazione ecumenica nata negli anni ‘70 in Francia con una sua attivissima branca in Italia. Spiritualità e politica, lotta per i diritti umani e preghiera sono i punti cardinali del suo impegno. Massimo Corti, uno dei suoi dirigenti, spiega a Luca Attanasio storia e attività dell'organismo:RealAudioMP3

R. – Acat vuol dire azione dei cristiani per l’abolizione della tortura. E' un’"azione": noi vogliamo muoverci ed agire. E’ nata in Francia nel 1974 dopo che la conferenza del pastore valdese Tullio Vinay emozionò tanto due persone che dissero: noi non possiamo essere cristiani e far finta di nulla. Acat è nata per sensibilizzare le Chiese cristiane, ecumenicamente: non possono tacere davanti al fenomeno della tortura e della pena di morte. E’ nata per questo scopo, è nata per agire direttamente nei Paesi e nei posti dove la tortura viene purtroppo ancora praticata. In Italia, Acat è nata nel 1983. Poi è nata la federazione internazionale dell’Acat, che rappresenta 15 Acat africane e più di 15 Acat in Europa, in Asia e in America.

D. – Tutto ruota attorno alla figura del Cristo perseguitato, torturato e condannato a morte…

R. – Noi di Acat, tra le tante azioni che facciamo, preghiamo perché pregare è una delle azioni principali. Una delle sessioni di preghiera che abbiamo fatto era intitolata: “Discepoli di un torturato e felici di esserlo”, perché Gesù è stato per noi l’esempio della condanna alla tortura e alla pena di morte che ci fa forti per lottare contro questi fenomeni.

D. – Cosa fate durante l’anno e per la Giornata del 26 giugno?

R. - Durante l’anno, facciamo tutte le attività che fanno le associazioni per i diritti umani. Mandiamo lettere, facciamo petizioni stiamo facendo una petizione all’Onu per una moratoria sulla pena di morte. Ogni mese scegliamo due casi per i quali tutti i nostri iscritti e i nostri amici inviano lettere. Il 26 giugno è la Giornata mondiale per le vittime della tortura, in questa occasione le Acat di tutto il mondo pregano. La Nuit de veilleurs è un sito a cui ci si può iscrivere: si sceglie un periodo, un turno, e si prega a turni per tutta la notte per le vittime della tortura. Venite a trovarci sul nostro sito, si sono notizie interessanti e potete partecipare anche voi alla nostra azione.







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