La Ue vara nuove sanzioni contro la Siria. Damasco si difende per l'abbattimento dell'aereo
turco
Alla vigilia della riunione della Nato, la vicenda del jet turco abbattuto dalla contraerea
siriana tiene banco al Consiglio Ue. I 27 ministri degli Esteri dell'Unione europea
hanno varato nuove sanzioni contro il regime di Damasco. Sono intervenuti anche i
Padri Sinodali a conclusione del Sinodo della Chiesa greco-cattolica melkita, convinti
che bisogna essere “testimoni dei valori del Vangelo in Siria”, e “riscoprire la vocazione
a diventare luce, sale e lievito nelle società arabe”. Alessandro Guarasci:
Damasco difende
le sue posizioni sostenendo che l'F-4 di Ankara ha violato lo spazio aereo. Secondo
il portavoce del ministero degli Esteri la Siria ha reagito alla violazione, dunque
bisognava agire immediatamente e abbattere il velivolo. Nonostante l'incidente la
Siria si impegna per "buone relazioni" con la Turchia. Ma Damasco precisa: se l'obiettivo
della riunione di domani è calmare la situazione e promuovere la stabilità, sarà un
successo - dice il portavoce - Ma se l'obiettivo dell'incontro e' l'aggressione, noi
diciamo che lo spazio aereo, il territorio e le acque siriane sono sacre per il nostro
esercito, come lo spazio aereo, il territorio e le acque turche lo sono per l'esercito
turco. Secondo il ministro degli Esteri Giulio Terzi la crisi siriana si stia aggravando
rapidamente" e "quanto accaduto può essere un elemento in più e convincente perché
i paesi finora così restii a arrivare a una nuova risoluzione del Consiglio di sicurezza
dell'Onu si convincano". Intanto da Lussemburgo i 27 ministri Ue hanno approvato un
nuovo pacchetto di sanzioni. Nei combattimenti di oggi, secondo ribelli, sono morte
almeno venti persone