Togo: i vescovi condannano la violenza e chiedono un confronto pacifico
Nella fase di tensione sociale che si registra in Togo, occorre cercare il confronto
pacifico e costruttivo, senza degenerare nella violenza gratuita: è quanto afferma
la Chiesa locale, che sta seguendo con grande attenzione la critica fase istituzionale
che attraversa il Paese. La popolazione - riferisce l'agenzia Fides - è scesa in strada
nei giorni scorsi per manifestare insoddisfazione verso la riforma della legge elettorale
approvata nel dell'Assemblea Nazionale. Una coalizione di partiti di opposizione e
gruppi della società civile, chiamata “Salviamo il Togo”, afferma che continuerà a
protestare accusando il governo di aver “calpestato lo Stato di diritto”. Secondo
la coalizione, il governo ha riformato la legge elettorale senza consultare l'opposizione.
Nel Paese si dovrebbero celebrare delle elezioni generali nell’ottobre 2012, ma ancora
non è stata pubblicata ufficialmente una data precisa. Nei giorni scorsi la Conferenza
episcopale del Togo ha condannato la violenta irruzione della polizia in una chiesa
di Lomé, con l'uso di gas lacrimogeni, mentre alcune persone avevano cercato rifugio
durante le proteste. In un comunicato giunto a Fides, i vescovi hanno anche smentito
la versione data dal governo, secondo cui “il forte vento ha causato l'ingresso del
gas lacrimogeno in chiesa”. I vescovi, deplorando “l’atto sacrilego che ha profanato
la casa del Signore”, chiedono a tutti i cittadini e alla polizia di non compiere
atti di violenza. (R.P.)