Perù. Rapporti sessuali fra minori: no dei vescovi alla modifica del Codice penale
La Conferenza episcopale peruviana ha criticato una proposta di legge che propone
di depenalizzare i rapporti sessuali tra i minori in Perù: tale proposta di legge
accentuerebbe “libertinaggio e promiscuità”, affermano. In un comunicato inviato all’agenzia
Fides, mons. Salvador Pineiro, arcivescovo di Ayacucho e presidente della Conferenza
episcopale, rimarca la responsabilità dei genitori nell’educazione sessuale dei minori
e degli adolescenti e invita le autorità peruviane “ad avere un atteggiamento responsabile
dinanzi ai diritti degli adolescenti”. La Chiesa ha chiesto di fermare questa proposta
di legge perché provocherebbe “un inizio precoce dell'attività sessuale nei bambini”,
“aumenterà la paternità non-responsabile e l'aborto”, creando “nuove situazioni di
ingiustizia, sfruttamento e abusi della gioventù, nonchè la perdita di valori necessari
nella formazione di uomini e donne responsabili”. Il progetto di legge, approvato
nei giorni scorsi dalla Commissione parlamentare per le Donne e la Famiglia, dovrà
essere presentato per il voto all’assemblea del Congresso. Il provvedimento modifica
una disposizione del Codice penale che prevede sanzioni fino a 30 anni di carcere
per rapporti sessuali tra minori di 18 anni. (R.P.)