Costa d’Avorio: 13 mila gli sfollati in un clima di tensione
Dopo gli attacchi dei giorni scorsi contro la città di Taï e i villaggi vicini, in
Costa d’Avorio, sarebbero circa 13 mila gli sfollati nelle regioni sudoccidentali,
che hanno dovuto lasciare le proprie case e rifugiarsi dai propri parenti. La notizia
– riferisce l’agenzia Misna – è stata confermata dalla rappresentanza locale del’Ufficio
di coordinamento degli Affari umanitari (Ocha), che sta lavorando per portare gli
aiuti alla popolazione, resi difficili dall’insicurezza generale. Dallo scorso 8 giugno,
infatti, sono morte 22 persone, tra cui sette peacekeeper nigerini, per cui
la gente è traumatizzata e vive in uno stato di panico per il timore di nuovi attacchi,
nonostante le frontiere con la Liberia siano pattugliate dai militari. Nello stato
confinante, infatti, sono rifugiati molti dei sostenitori dell’ex presidente ivoriano,
Laurent Gbagbo, ritenuti ufficialmente responsabili dell’ondata di violenza. Il governo
ha spiccato una decina di mandati di arresto di esponenti del vecchio regime che potrebbero
essere coinvolti negli attacchi. (A.C.)