2012-06-22 15:58:25

Afghanistan: i talebani attaccano un hotel di Kabul, almeno 17 morti


E’ pesante il bilancio di un terrificante attacco condotto stamani da un gruppo di talebani contro un hotel nella periferia nord della capitale afghana Kabul. Le forze di sicurezza governative parlano di almeno 17 morti, compresi 5 terroristi. Secondo la Nato a compiere la strage sarebbero stati talebani appartenenti alla violenta rete Haqqani. Intanto, fonti di intelligence lanciano l’allarme per il pericolo di un’offensiva in grande stile prima del ritiro del contingente internazionale. Stefano Leszczynski ha intervistato Riccardo Redaelli, docente presso l’Università Cattolica di Milano:RealAudioMP3

R. - I talebani vogliono dimostrare che quanto dice la Nato - e cioè che il Paese è in via di stabilizzazione, che si sta cercando di trasferire le competenze e la sicurezza alle forze afghane - è in realtà il tentativo di nascondere il fallimento della Nato stessa. Quindi questa serie di attacchi, anche attacchi molto spettacolari, cruenti, che colpiscono la capitale, che colpiscono luoghi simbolo, vogliono dimostrare che sono loro - i talebani - i veri vincitori sul terreno.

D. - Il governo centrale spesso ha fatto delle aperture nei confronti dei talebani, a condizione che ovviamente deponessero le armi e cessassero le ostilità: è una politica che paga questa del dialogo con i talebani?

R. - L’etichetta "talebani" identifica in realtà una galassia di movimenti e spesso con forti differenze e obiettivi molto diversi. Le stesse forze governative sono molto divise: alcuni vogliono un compromesso con gruppi di talebani; alcuni, invece, non vogliono alcun compromesso, soprattutto i tagiki o le fazioni non pashtun. Vi sono poi gli accordi regionali: non dimentichiamo che il Pakistan, che è stato l’"inventore" dei talebani, si è cercato di escluderlo dalle trattative. Tutto questo, però, si è dimostrato impossibile. Il Pakistan ha una voce in capitolo e spinge per sostenere i gruppi dei "propri" talebani: ogni volta che Kabul cerca di marginalizzare il Pakistan, questi gruppi si fanno sentire con una serie di attacchi mirati, anche nella capitale.







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