Togo: i vescovi condannano i gravi incidenti a Lomé contro la parrocchia di Sant'Agostino
I vescovi del Togo condannano fortemente gli atti sacrileghi commessi dalle Forze
dell’ordine a Lomé, nella parrocchia Sant’Agostino d’Amoutivé, dove il 13 giugno scorso
sono stati lanciati gas lacrimogeni allo scopo di bloccare persone che cercavano rifugio
nel luogo di culto. In una dichiarazione pubblicata lunedì, i presuli - in questi
giorni riuniti a Lomé per la II assemblea ordinaria dell’anno – esprimono “profonda
disapprovazione” e “viva preoccupazione”. Il lancio dei gas lacrimogeni ha provocato
danni alla chiesa e traumatizzato i bambini della vicina scuola primaria, provocando
inoltre sgomento tra i fedeli che si trovavano nel luogo di culto per l’adorazione
eucaristica. “La Conferenza dei vescovi tiene a ricordare che le chiese sono luoghi
sacri che devono essere rispettati come tali - si legge nel documento -. Ogni intrusione
brutale al loro interno costituisce un atto di violazione inaccettabile e una profanazione”.
I presuli ricordano inoltre che “da sempre, è comunemente ammesso nel mondo intero
che le chiese sono considerate come luoghi di rifugio e di asilo”. “Che le responsabilità
siano individuate e le vittime riconosciute e ristabilite nei loro diritti e nella
loro dignità” scrivono i vescovi che chiedono al “governo, primo responsabile della
sicurezza pubblica di prendere misure idonee e concertate al fine di proteggere la
vita dei cittadini e la loro integrità fisica”. (T.C.)