Al via la campagna dei Moige contro l'adescamento di minori sul web
In Italia un minore su 2 è stato contattato via web più volte con proposte indecenti
da sconosciuti. A 3 minori su 10 è stato chiesto un appuntamento al buio. Il 30% di
chi ha subito un tentativo di adescamento online ha almeno 15 anni. Più di 200mila
minori hanno accettato proposte oscene in cambio di una ricarica telefonica. E’ questo
l’allarmante quadro che emerge da un’ idagine elaborata dal Moige, Movimento Italiano
Genitori che, per contrastare il fenomeno dell’adescamento pedofilo, lancia la campagna
“Ogni genitore dovrebbe sapere che”. Per sostenere questa iniziativa è possibile donare
2 euro fino al prossimo 3 luglio con sms anche da rete fissa al 45509. Il servizio
di Paolo Ondarza:
E’ più diffuso
di quanto si pensi il fenomeno dell’adescamento di minori Online. Da un’indagine Swg-Moige
su 600 ragazzi, tra i 16 e i 21 anni utenti di Internet emerge che il tempo di navigazione
medio si attesta tra le 3 e le 4 ore giornaliere con picchi di 5. Social network,
informazione e posta elettronica le attività più utilizzate, seguite dal download
di musica e film. Meno gettonati chat e gioco. Solo il 40% dei giovani dispone di
sistemi di sicurezza o filtri anti pedopornografia. Circa il 50%, in prevalenza femmine,
è stato approcciato da sconosciuti con proposte indecenti. La reazione più comune
è l’interruzione della connessione, ma in pochi ne parlano con i genitori. Riguardo
a questi ultimi emerge un dato inquietante. Solo il 20% pone limiti al tempo di navigazione
e il 17% non dà consigli ai propri figli su come muoversi nel web. Per questo motivo
spiega Maria Rita Munizzi, presidente del Moige nasce la campagna nazionale
“Ogni genitore dovrebbe sapere che”:
R. - Quello che vogliamo lanciare è un
allarme di attenzione sull’adescamento pedofilo. Purtroppo le indagini esprimono dei
dati allarmanti: un minore su due è stato contattato via web da sconosciuti. E’ per
questo che abbiamo lanciato questo sms solidale, per il quale chiediamo il contributo
di tutti, di tutti i genitori, di tutti coloro che ritengono che i giovani siano un
bene da tutelare, un bene sociale.
D. – Talvolta i genitori sottovalutano i
rischi che derivano dalla rete: in pochi pongono dei limiti anche alla navigazione
o parlano con i loro figli dei pericoli che da questa derivano. Altro dato inquietante
è che solo una minoranza dei ragazzi, tra quelli che sono stati adescati, parla di
questo con i genitori...
R. – Proprio per questo vogliamo sviluppare una grossa
iniziativa rivolta ai giovani e ai genitori, per aiutarli a gestire questo fenomeno.
Tutto quello che raccoglieremo dal contributo di questo sms andrà a sviluppare iniziative
nelle piazze e nelle scuole, rivolte ai giovani, ai bambini, ai propri genitori, agli
insegnanti e agli adulti di riferimento.
Si può sostenere la campagna donando
2 euro con un sms, anche da rete fissa al 45509.