Usa: associazione sanitaria cattolica con i vescovi contro la riforma su abortivi
e contraccettivi
Con una mossa a sorpresa, suor Carol Keehan, presidente della Catholic Health Association
(Cha), ha affermato che la sua associazione non può accettare i cambiamenti al regolamento
dell’Health and Human Service (Hhs) che richiede alle organizzazioni cattoliche di
finanziare prodotti abortivi e contraccettivi. Sebbene la Cha abbia inizialmente appoggiato
il nuovo regolamento, una lettera diffusa venerdì scorso da suor Keehan afferma che
se i cambiamenti operati dall’amministrazione Obama nelle esenzioni degli enti religiosi,
erano apparsi un “buon primo passo”, in seguito ad una analisi successiva, la proposta
“non ha risolto le nostre iniziali perplessità”. Il Cha ha più di 2.000 membri attivi
nel settore sanitario. Ogni anno negli Usa un paziente su sei è ricoverato in un ospedale
cattolico. La lettera spiega che il Cha ha portato avanti a lungo una campagna per
un sistema sanitario conveniente per tutti e per la fornitura di servizi preventivi.
“Rimaniamo comunque profondamente preoccupati per l'approccio assunto dall'Amministrazione
rispetto alla contraccezione, specie riguardo ai farmaci abortivi e alla sterilizzazione”,
si legge nella lettera. “Se il governo continuerà a perseguire la politica secondo
cui tutti i dipendenti devono avere accesso a servizi contraccettivi, allora andrà
trovato un modo per fornire e pagare direttamente quei servizi, senza richiedere alcun
coinvolgimento diretto o indiretto da parte dei 'dipendenti religiosi', come genericamente
vengono definiti”, insiste suor Keehan. Trattando il tema dell'esenzione per le organizzazioni
religiose, la lettera evidenzia che “l'esenzione, nell'ultima stesura, è più ristretta
di ogni clausola di coscienza mai emanata da leggi federali e riflette un inaccettabile
cambiamento nella politica federale riguardo alle idee religiose”. La distinzione
fatta dal regolamento del HHS tra organizzazioni religiose e secolari, crea “una falsa
dicotomia tra la Chiesa Cattolica e i ministri attraverso i quali la Chiesa vive gli
insegnamenti di Gesù Cristo”. La lettera è di poco successiva all'inizio delle “due
settimane per la libertà” proclamate giovedì scorso dai vescovi americani, come giornate
dedicate alla difesa della libertà religiosa. (R.P.)