Commentiamo le tracce
della prova scritta d'esame. Il brano di Montale "Ammazzare il tempo", scelto per
l'analisi del testo, "può essere di stimolo per i ragazzi a riflettere sul senso profondo
della vita, che non può ridursi alla civiltà dell'apparenza ma deve ritrovare l'essenza",
così la prof.ssa Luisa Gorlani, per trent'anni docente di Lettere nelle più disparate
scuole d'Italia. "Sono molto contento che si sia proposto di scrivere sul principio
di responsabilità di Hans Jonas - afferma fra Aldo Vendemiati, ordinario di Filosofia
Morale alla Pontificia Università Urbaniana - è uno dei pensatori più interessanti
della seconda metà del '900". Come membro della Pontificia Accademia di San Tommaso,
il fra Aldo (Fraternità Francescana di Betania) commenta anche l'attenzione rivolta
a d'Aquino per il tema di carattere storico. "E' urgente - in questo tempo di crisi
economica - considerare il bene comune a cui il teologo ci richiama. S. Tommaso diceva
che è necessario non disgiungere mai la dinamica in cui la persona cura il bene comune
e la società nel suo insieme si prende cura della 'vita buona dei singoli'. Guai a
perdere di vista questi due poli, altrimenti si cade o nell'individualismo o nel collettivismo.
L'insegnamento per l'oggi che spero i ragazzi abbiano saputo mettere in luce - precisa
Vendemiati - è che tutti dobbiamo fare dei sacrifici ma questi non devono ammazzare
nessuno, pena il venire meno del fine della società, cioè "la vita buona delle persone".
Commentiamo poi la traccia sulla crisi e i giovani con Pietro De Viola, autore del
fortunato ebook "Alice senza niente", sui temi della disoccupazione, diventato un
vero caso editoriale. (di Antonella Palermo)