Israele: comincia l’espulsione dei rifugiati del Sud Sudan
In Israele un tribunale di Gerusalemme ha legittimato l’espulsione dal Paese dei richiedenti
asilo provenienti dal Sud Sudan. Il provvedimento – riferisce l’agenzia Sir – coinvolge
anche altri africani presenti sul territorio senza permessi ma non riguarda invece
i rifugiati del Sudan e dell’Eritrea. I singoli hanno la possibilità di presentare
una richiesta per essere riconosciuti come rifugiati che verrà poi vagliata dal Ministero
degli Interni. I sud sudanesi presenti in Israele sono tra i 700 e i 3.000. Circa
120 persone, che hanno già lasciato il Paese, hanno ricevuto un contributo di 1300
dollari in cambio della promessa di non ritornare più nello stato ebraico. Il provvedimento
di espulsione ha contribuito ad aumentare la tensione nel territorio. Molti migranti
cercano di nascondersi e spesso diventano oggetto di aggressioni e di offese. Le relazioni
tra i due governi, tuttavia, rimangono buone. Israele è stato tra i primi Paesi a
riconoscere il Sud Sudan, e viceversa lo Stato africano ha stabilito la sua ambasciata
a Gerusalemme invece che a Tel Aviv, diventando il primo Paese a riconoscere Gerusalemme
come capitale dello stato ebraico. (A.C.)