Al via l'esame di maturità. Il tema più scelto "I giovani e la crisi". L'intervista
con il presidente dell'Uciim
Ha preso il via oggi l’esame di maturità, sostenuto in Italia da quasi 500mila studenti
che domani proseguiranno con la seconda prova. Quest’anno, per la prima volta, i titoli
sono stati mandati in via telematica. E le tracce di questa maturità 2012 sono piaciute
al 70% dei giovani. Tra i temi proposti: Montale, bene individuale e bene comune,
le responsabilità della scienza e della tecnologica. E ancora sul piano artistico-letterario
“il labirinto”, su quello storico una riflessione sulla Shoah a partire da un brano
di Hannah Arendt e per l’attualità il brano di Nizan “Avevo vent’anni”+ . Ma l’argomento
più scelto è stato “La crisi e i giovani” come ci conferma anche Giovanni Villarossa,
presidente dell’Uciim, associazione professionale cattolica di docenti dirigenti e
formatori. Lo sentiamo nell’intervista di Debora Donnini:
R. - In particolar
modo la traccia più gettonata è stata quella sui giovani e la crisi. È la prima volta
che si verifica una cosa del genere nella prova di italiano, in particolare nei licei.
Questo perché è un tema di attualità, che ha coinvolto in prima persona i ragazzi
che si sono sentiti un po’ “protagonisti” della traccia stessa; tanto è vero che hanno
affrontato di meno -come invece era abitudine- l’analisi del testo, per esempio quello
su Montale. Anche perché Montale qui viene presentato più come prosatore che come
poeta, mentre gli studenti di solito lo studiano come poeta. C’erano altri temi molto
interessanti, specialmente nell’ambito più specifico, quello storico politico, perché
veniva richiesto di trattare l’argomento “Bene individuale e bene comune”, dove si
richiamava un principio di San Tommaso D’Aquino.
D. – Ecco poi c’è il tema
storico che è stato scelto da una percentuale più bassa di ragazzi ma comunque più
alta rispetto altri anni. Il tema chiedeva, in pratica, una riflessione sulla Shoah,
partendo da un brano di Hanna Arendt tratto dal testo “La banalità del male”. Quindi
un tema drammmatico e intenso…
R. - In realtà proprio questo, probabilmente,
ha indotto i ragazzi, a scegliere meno questa traccia, perché è stata ritenuta molto
articolata; anche se è stato opportuno mettere questa traccia perché è stato utile
portare l’Olocausto alla riflessione dei giovani.
D. – Lei, come presidente
dell’Uciim, come valuta questa prima prova della maturità?
R. - Io ritengo
che queste tracce siano state molto significative, molto importanti e ben individuate.
Tra l’altro dal punto di vista della formazione dei giovani, dal punto di vista religioso,
c’è l’ambito storico-politico che ha messo in evidenza l’argomento “bene individuale
e bene comune”, che mi è sembrato abbastanza significativo per sottolineare aspetti
esistenziali caratterizzati da una formazione cristiana. In linea di massima, tutte
le tracce rispettano la formazione della persona e la sua complessità.