2012-06-20 19:52:54

Al via l'esame di maturità. Il tema più scelto "I giovani e la crisi". L'intervista con il presidente dell'Uciim


Ha preso il via oggi l’esame di maturità, sostenuto in Italia da quasi 500mila studenti che domani proseguiranno con la seconda prova. Quest’anno, per la prima volta, i titoli sono stati mandati in via telematica. E le tracce di questa maturità 2012 sono piaciute al 70% dei giovani. Tra i temi proposti: Montale, bene individuale e bene comune, le responsabilità della scienza e della tecnologica. E ancora sul piano artistico-letterario “il labirinto”, su quello storico una riflessione sulla Shoah a partire da un brano di Hannah Arendt e per l’attualità il brano di Nizan “Avevo vent’anni”+
. Ma l’argomento più scelto è stato “La crisi e i giovani” come ci conferma anche Giovanni Villarossa, presidente dell’Uciim, associazione professionale cattolica di docenti dirigenti e formatori. Lo sentiamo nell’intervista di Debora Donnini:RealAudioMP3

R. - In particolar modo la traccia più gettonata è stata quella sui giovani e la crisi. È la prima volta che si verifica una cosa del genere nella prova di italiano, in particolare nei licei. Questo perché è un tema di attualità, che ha coinvolto in prima persona i ragazzi che si sono sentiti un po’ “protagonisti” della traccia stessa; tanto è vero che hanno affrontato di meno -come invece era abitudine- l’analisi del testo, per esempio quello su Montale. Anche perché Montale qui viene presentato più come prosatore che come poeta, mentre gli studenti di solito lo studiano come poeta. C’erano altri temi molto interessanti, specialmente nell’ambito più specifico, quello storico politico, perché veniva richiesto di trattare l’argomento “Bene individuale e bene comune”, dove si richiamava un principio di San Tommaso D’Aquino.

D. – Ecco poi c’è il tema storico che è stato scelto da una percentuale più bassa di ragazzi ma comunque più alta rispetto altri anni. Il tema chiedeva, in pratica, una riflessione sulla Shoah, partendo da un brano di Hanna Arendt tratto dal testo “La banalità del male”. Quindi un tema drammmatico e intenso…

R. - In realtà proprio questo, probabilmente, ha indotto i ragazzi, a scegliere meno questa traccia, perché è stata ritenuta molto articolata; anche se è stato opportuno mettere questa traccia perché è stato utile portare l’Olocausto alla riflessione dei giovani.

D. – Lei, come presidente dell’Uciim, come valuta questa prima prova della maturità?

R. - Io ritengo che queste tracce siano state molto significative, molto importanti e ben individuate. Tra l’altro dal punto di vista della formazione dei giovani, dal punto di vista religioso, c’è l’ambito storico-politico che ha messo in evidenza l’argomento “bene individuale e bene comune”, che mi è sembrato abbastanza significativo per sottolineare aspetti esistenziali caratterizzati da una formazione cristiana. In linea di massima, tutte le tracce rispettano la formazione della persona e la sua complessità.








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