2012-06-19 14:15:17

Myanmar: condannati a morte i responsabili dell'omicidio all'origine delle violenze nel Rakhine


Due uomini sono stati condannati a morte per lo stupro e omicidio in una vicenda che ha riacceso la tensione e le violenze tra comunità buddiste e musulmane nello stato occidentale di Rakhine. Lo riferisce il quotidiano ‘New light of Myanmar’, ripreso dall'agenzia Misna, secondo cui un terzo imputato si è suicidato in carcere poco prima del pronunciamento della sentenza. Il giudice ha stabilito che gli imputati potranno presentare ricorso entro sette giorni. Le violenze e rappresaglie provocate dalla vicenda, secondo la stampa birmana, avrebbero causato finora almeno 300.000 sfollati tra i buddisti di etnia rakhine e musulmani della minoranza dei Rohingya che abitano nella regione al confine con il Bangladesh. L’intera zona è stata posta sotto coprifuoco dal presidente Thein Sein, mentre le associazioni umanitarie lamentano le difficoltà a cui gli sfollati andranno incontro non appena, a breve, inizierà la stagione dei monsoni. Molti musulmani Rohingya, oggetto di persecuzioni da lungo tempo e una delle minoranze più discriminate al mondo secondo Amnesty International, hanno cercato di attraversare la frontiera a bordo di battelli che sono stati respinti sistematicamente dai guardiacoste del Bangladesh. Diversi osservatori hanno sollevato il timore che le violenze nell’ovest possano gettare un’ombra sul percorso di democratizzazione intrapreso dalle autorità di Naypyidaw con lo svolgersi di elezioni e la liberazione di migliaia di prigionieri anche politici. È di oggi l’annuncio del presidente Thein Sein della seconda parte del programma di riforme economiche che – ha detto – porterà il Paese a triplicare il prodotto interno lordo pro capite entro i prossimi anni. (R.P.)







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