El Salvador: in 100 giorni di tregua tra bande criminali, salvate decine di vite umane
Il patto tra le bande criminali, la “Mara Salvatrucha” (MS-13) e la “Mara 18” (M-18),
ha ridotto gli omicidi giornalieri da 14 a 5, secondo dati forniti dal vicario castrense
mons. Fabio Colindres, che è stato il primo a proporre la tregua insieme all'ex comandante
della guerriglia Raul Mijango. Per festeggiare i risultati dell'accordo, mons. Colindres
ha presieduto una cerimonia religiosa nel carcere di Quezaltepeque, circa 25 chilometri
a nordovest della capitale. "I risultati sono evidenti, più di 800 vite sono state
salvate, siamo lieti che questo processo di pace vada avanti lentamente", ha detto
mons. Colindres in una nota inviata all'agenzia Fides. "Sono solo passato a salutarvi
e a dirvi che la tregua vale la pena", ha detto mons. Colindres ai membri delle bande
detenuti, alcuni dei quali accompagnati da mogli e figli piccoli. "Questo giorno è
speciale. Il 16 giugno abbiamo compiuto i primi 100 giorni dall'inizio della tregua,
un processo che ha dato ottimi risultati ed è stato molto utile per il Paese, perché
sono state salvate oltre 800 vite" ha detto l'ex comandante della guerriglia Raul
Mijango. Oggi sarà la volta delle carceri di Ciudad Barrios (est del Paese) e di Izalco
(ad ovest) di celebrare i 100 giorni di tregua per la pace. Secondo dati raccolti
dall'Agenzia Fides, nelle carceri di El Salvador sono detenuti circa 10.000 membri
delle bande criminali, mentre 50.000 sono ancora liberi. (R.P.)