2012-06-19 14:15:04

Appello di Save the Children al G20: i governi sviluppino sistemi di protezione sociale


In occasione dell’avvio dei lavori del G20 in Messico, Save the Children ha pubblicato il rapporto “Una possibilità per crescere”, che descrive la situazione dell’aumento della povertà nei Paesi economicamente avanzati. A causa della crisi economica sale di 6 milioni il numero delle persone che devono fare i conti con la fame. Se dovesse verificarsi il fallimento dell’economia di Spagna e Italia le previsioni sarebbero peggiori, e si potrebbe arrivare a 33 milioni di persone che patirebbero la fame, ritrovandosi in condizioni di povertà e nell’impossibilità di reperire gli alimenti di base. Il direttore generale di Save the Children Italia, Valerio Neri, sostiene che “in un mondo che sta già combattendo la fame di milioni di bambini questa notizia è devastante. È comprensibile – prosegue il direttore generale – che i leader del G20 dedichino un ampio dibattito all’economia europea ma il solo fatto che i bambini più poveri non hanno voce a quel tavolo, non significa che a loro debbano essere lasciate le briciole”. I governi si trovano a fare i conti con la necessità di mettere in salvo l’Europa da una crisi e allo stesso tempo evitare che le ricadute pesino sui Paesi meno sviluppati. Il rapporto di Save the Children suggerisce come soluzione quella di aiutare i Paesi poveri a sviluppare sistemi di protezione sociale, come sovvenzioni economiche, cibo o altri beni, come reti di sicurezza nel periodo di crisi. La proposta avanzata è quella di creare un Fondo di Rapida Risposta Sociale, gestito dalla Banca Mondiale, per aiutare i Paesi a basso reddito. Dall’inizio della crisi economia nel 2008, ricorda l’Ong, 75 milioni di persone in più si sono ritrovate senza sufficiente cibo, e il numero di persone a rischio fame a livello globale è salito da 850 milioni ad almeno 2 miliardi. (A.C.)







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