Niger: lotta alla fame degli abitanti di Tibiri che colpisce ogni anno la regione
In Niger, uno dei Paesi più poveri al mondo, ogni anno sei milioni di persone su 18
milioni di abitanti della regione desertica del Sahel nell’Africa occidentale, soffrono
situazioni di carestia. Grazie ad un progetto, sostenuto dall’Oxfam e finanziato dal
Programma Alimentare Mondiale (Pam), che prevede la raccolta dell’acqua per rigenerare
il terreno e piantare alberi di acacia, gli abitanti del caldo e ventoso villaggio
di Tibiri, nel sud-ovest del Niger, con il badile in mano e a piedi nudi, scavano
buche nel terreno profonde 3 metri, destinate all’acqua piovana. Un progetto che a
Tibiri ha cambiato la vita di tante persone e che offre ai contadini 56$ al mese per
il lavoro che fanno per l’intera comunità. Lo scorso anno, nella regione, l’80% dei
75 mila contadini hanno perso i loro raccolti a causa della siccità. Quando iniziano
ad arrivare le prime piogge il programma entra in una nuova fase: il sostegno economico
continua, ma ogni contadino inizia a seminare il proprio terreno. A diverse centinaia
di chilometri di distanza, nella regione di Tanout, con le prime piogge sono state
avviate le piantagioni dei semi di miglio. I raccolti degli ultimi tre anni non sono
stati sufficienti per la popolazione a causa della scarsa qualità dei prodotti. In
attesa che il governo coordini le sue limitate risorse per combattere la fame nel
Paese, gli abitanti di Tibiri si sono organizzati a livello locale e hanno deciso
di usare i loro risparmi per istituire una banca alimentare. (R.P.)