La violenza in Siria ferma la missione degli osservatori ONU. Bombardamenti sulla
città di Homs.
La missione degli osservatori Onu in Siria, inviata per monitorare il cessate il fuoco
del 12 maggio scorso, è stata sospesa. Lo ha reso noto oggi il capo della missione,
il generale norvegese, Robert Mood. Si teme intanto per la sorte di oltre un migliaio
di famiglie intrappolate in diversi quartieri della città di Homs bombardati dalle
truppe siriane. Adriana Masotti: “Negli ultimi
dieci giorni, ha spiegato il generale Mood in un comunicato, c'è stata un'intensificazione
delle violenze armate in tutto il Paese e questo ci impedisce di portare avanti il
nostro mandato'', da qui la decisione di sospendere la missione degli osservatori.
''La mancanza di volontà da parte di entrambe le parti a cercare una transizione pacifica
e la spinta ad avanzare le posizioni militari sta causando perdite su entrambi i fronti'',
ha aggiunto Mood, sottolineando come ''ogni giorno, siano uccisi civili innocenti,
donne, uomini e bambini''. Particolarmente drammatiche le notizie di oggi. Secondo
l’Osservatorio siriano per i diritti dell’uomo oltre un migliaio di famiglie cristiane
e musulmane sunnite sono intrappolate e bombardate in queste ore dalle truppe siriane
in alcuni quartieri di Homs. Non hanno cibo e sono senza attrezzature mediche'',
ha aggiunto il presidente dell'Osservatorio, che lancia un ''appello urgente'' al
segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon perché intervenga subito per
porre fine ai bombardamenti. Una fonte dell’agenzia Fides conferma denunciando per
queste famiglie una situazione di reale pericolo di vita. E mentre Damasco risponde
alla sospensione della missione ONU dicendo di capire la decisione e ribadendo il
suo impegno a rispettare il piano di pace dell'inviato speciale Kofi Annan, una fonte
della Casa Bianca informa che "In questa congiuntura cruciale" “sono in corso consultazioni
con i nostri alleati internazionale sui prossimi passi da fare per una transizione
politica in Siria così come richiesto dalla risoluzione del Consiglio di Sicurezza
dell'Onu''.