Firmato Accordo tra Santa Sede e Repubblica di Lituania
Venerdì scorso, nella "Green Hall" del Palazzo del Governo a Vilnius, è stato sottoscritto
un Accordo tra la Santa Sede e la Repubblica di Lituania, relativo al riconoscimento
reciproco delle qualifiche riguardanti l’insegnamento superiore (Agreement on the
Recognition of Qualifications Concerning Higher Education).
Hanno firmato:
per la Santa Sede mons. Luigi Bonazzi, Nunzio Apostolico in Lituania, e per la Repubblica
di Lituania, Audronius Ažubalis, Ministro degli Affari Esteri. La stipulazione dell’Accordo,
informa un comunicato, è in sintonia con la Convenzione di Lisbona sull’omonimo tema
(1997) che, tra i vari obiettivi, contempla quello di favorire il mutuo riconoscimento
dei periodi e dei titoli di studio dell’insegnamento superiore. Tale riconoscimento
serve, fra l’altro, per facilitare la mobilità degli studenti e la libera circolazione,
nell’ambito dell’educazione superiore, nella regione europea. Inoltre, l’Accordo s’inserisce
negli obiettivi del Processo di Bologna, a carattere europeo, che ha realizzato uno
Spazio Comune dell’Istruzione Superiore (European Higher Education Area – EHEA), coinvolgendo
attualmente 47 Paesi europei, tra cui la Santa Sede, con il sostegno di alcune organizzazioni
internazionali.
L’Accordo siglato tra Santa Sede e Lituania, oltre a definire
i termini principali che utilizza e il suo campo di applicazione, stabilisce le regole,
le procedure e gli strumenti per garantire il riconoscimento degli studi superiori.
Esso perfeziona il quadro giuridico delle mutue relazioni tra la Santa Sede e la Repubblica
di Lituania, già regolate dai tre Accordi firmati il 5 maggio 2000: sulla cooperazione
in campo educativo e culturale; sugli aspetti giuridici delle relazioni tra la Chiesa
cattolica e lo Stato e sull’assistenza pastorale ai cattolici nelle Forze Armate.
L’Accordo, conclude la nota, entrerà in vigore nel giorno in cui entrambe le Parti
avranno informato di avere adempiuto le rispettive procedure legali interne.