2012-06-13 07:11:47

Onu: in Siria 1200 bambini protagonisti di violenze dall’inizio del conflitto


L’organismo Onu incaricato di monitorare le condizioni dei minori nei conflitti armati ha pubblicato il rapporto annuale nel quale è descritta la situazione dei bambini nelle zone di guerra. Particolarmente drammatica la situazione in Siria, dove dall’inizio del conflitto sarebbero state commesse gravi violazioni su oltre 1200 bambini. La rappresentante speciale dell’Onu Radhika Coomaraswamy – riferisce l’agenzia Misna – ha spiegato che emerge uno scenario che rivelerebbe una “brutalità” inusuale che supera di gran lunga le situazioni di abuso a cui i minori sono sottoposti solitamente in contesti di guerra. Diversi testimoni hanno parlato di assedi e violente repressioni commesse in molte città e villaggi abitati da donne e bambini, in cui i minori sono rimasti vittime. Nella zona di Ayn l’Arouz, lo scorso 9 marzo, le forze armate avrebbero ucciso 11 persone tra cui 3 ragazzi tra i 15 e i 17 anni. Avrebbero poi prelevato alcuni bambini, usandoli come scudi umani davanti alle finestre e sugli autobus che trasportavano militari. “La morte di giovani innocenti – afferma mons. Mario Zenari, nunzio in Sira, in un’intervista all’agenzia AsiaNews – e il loro utilizzo come scudi umani o soldati è un crimine inaccettabile. La comunità internazionale e l'Onu devono fare di tutto per difendere queste vittime innocenti, sfruttate dal regime e dai ribelli”. Il vescovo ha poi invitato al dialogo, e ha lanciato l’appello alla comunità internazionale, in particolare ai Paesi cristiani, a non lasciare sola la Siria. Gli Stati Uniti hanno intanto espresso timori per possibili nuovi massacri, mentre un portavoce di Kofi Annan, autore del piano di pace per la Siria, ha riferito che i civili, intrappolati nella città del nord-ovest del Paese, chiedono di consentire l’immediato ingresso degli osservatori dell’Onu. (A.C.)







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