In Russia gli oppositori di Putin sono tornati in piazza ieri a Mosca per il rispetto
dei diritti umani e nuove elezioni. Perquisizioni e arresti non hanno scoraggiato
i manifestanti alla seconda marcia dopo quella del 6 maggio e dopo il giro di vite
del Parlamento che ha approvato una legge che inasprisce le sanzioni contro chi partecipa
ad eventi pubblici non autorizzati. Il servizio è di Giuseppe D’amato: