Convegno diocesano di Roma. Cardinale Vallini: parrocchie aiutino famiglie nella sfida
educativa
La comunità parrocchiale deve sostenere le famiglie nel delicato compito di educare
i loro bambini alla fede, non li lasci soli soprattutto quando ci sono situazioni
difficili. Questo è l’invito del cardinale vicario Agostino Vallini, ieri sera a
Roma nella Basilica di San Giovanni in Laterano, all’apertura della seconda giornata
del Convegno diocesano. Tema dell’incontro, “Andate e fate discepoli, battezzando
ed insegnando”. Il servizio di Marina Tomarro:
“Fate sentire
ai genitori che chiedono il Battesimo per i loro bambini l’immediata e calda accoglienza
della Chiesa madre: la burocrazia e la freddezza sono la tomba di ogni successivoa
proposta pastorale”. Così ieri sera il cardinale vicario Agostino Vallini, si è rivolto
ai parroci presenti alla seconda giornata del convegno diocesano. “Oggi - ha continuato
il porporato - le condizioni delle famiglie sono diversificate e provocano interrogativi,
ma tutti vanno accolti con disponibilità, fiducia e comprensione. Cercando però di
far capire loro l’importanza di questo Sacramento”. E un ruolo fondamentale in questo
cammino è quello dei catechisti che possono aiutare le giovani famiglie a intraprendere
un percorso di inserimento nella vita parrocchiale che vada oltre la giornata di festa.
A questo proposito, ecco le testimonianze di due di loro Giorgio Manovella
e Giulia Pezzone, delle parrocchie di Nostra Signora del Suffragio e dei Santi
Fabiano e Venanzio:
R. – (Giorgio) Sono uno dei catechisti del Battesimo e
tratto, in particolare, la parte teologica. Credo sia fondamentale proprio perché
si avvicinano le famiglie e si riesce a entrare nel tessuto familiare e, con l’aiuto
del Signore, a incidere positivamente nel menage familiare: entrare e portare
qualche lontano, finalmente, alla Chiesa. Credo che questo sia un grande lavoro.
R.
– (Giulia) Sicuramente, è un’occasione importantissima da saper accogliere. I momenti
iniziali e precedenti al Battesimo sono fondamentali per instaurare un rapporto: quello
su cui ci siamo interrogati come comunità parrocchiale è riuscire a trovare poi il
modo di continuare, affinché questo sia un passo iniziale e che si crei poi un momento
per le famiglie per poter proseguire, comprendere appieno e avvicinarsi a una nuova
possibilità di vivere e riscoprire la fede. Quindi, per il loro bambino è l’inizio
di un cammino spirituale, che comincia proprio con il Battesimo, ma anche come momento
di famiglia poter approfondire e poter scoprire la bellezza della comunità cristiana”.
D. – Quanto è importante un Convegno come questo per un confronto tra le varie
parrocchie?
R. – (Giulia) Sono fondamentali sia momenti di incontro come questi,
in cui si ascolta una parola spezzata, con sapienza, come ci ha donato il Santo Padre,
sia anche tutto il lavoro che viene svolto nelle prefetture per un confronto, per
potersi aiutare nelle realtà e negli esperimenti che hanno portato buon frutto. E
sia anche nel riscoprire la dimensione di comunità più ampia e che va oltre quella
parrocchiale.
All’incontro era presente anche don Fabio Rosini, direttore
per il servizio delle Vocazioni in Vicariato, che commenta:
“Nel Battesimo,
è contenuta tutta la ricchezza della nostra fede, perché è porta di tutti i Sacramenti,
è inizio della vita cristiana e compimento del percorso di avvicinamento alla fede.
Sicuramente, se noi faremo partire da questo convegno una formazione autentica dei
genitori che portano i bambini a Battesimo, ci sarà una primavera di famiglie cristiane
e di riscoperta della fede. Il Battesimo contiene molte più ricchezze di quanto normalmente
i cristiani pensino di possederne”.