Unicef: nel Sahel a rischio oltre un milione di bambini nel 2012
La crisi alimentare in Sahel e il conflitto in Mali hanno alimentato l’urgenza di
rispondere ad una situazione gravissima che coinvolge 1,1 milioni di bambini. L’Unicef
lancia, dunque, un appello per far fronte alle necessità finanziarie che si stanno
presentando sempre più pressanti in questi mesi. Già da gennaio ad aprile 250.000
bambini sotto i 5 anni, gravemente malnutriti, hanno ricevuto assistenza nutrizionale
nella regione africana. L’Unicef, che ha aumentato a 5.200 i Centri specializzati
presenti nei 9 Stati interessati, prevede che sarà necessario raccogliere ancora 146
milioni di dollari per gli interventi umanitari dei prossimi mesi. Manuel Fontaine,
direttore Unicef per l’Africa centrale e occidentale, sostiene che “senza dubbio,
i fondi ricevuti all’inizio dell’anno hanno contribuito sensibilmente a fronteggiare
l’arrivo della crisi e a salvare molte vite. Dobbiamo fronteggiare problemi molteplici
– ha proseguito il direttore – e la crisi del Mali non ha fatto che aumentare il numero
dei bambini a rischio”. Le urgenze cui rispondere sono diverse, e riguardano anche
problemi di abusi, abbandono scolastico, reclutamento nelle milizie. Inoltre sono
state avviate campagne di vaccinazione e misure di prevenzione contro il colera, la
malaria e le problematiche che arriveranno con la stagione delle piogge. Le donazioni
ricevute finora hanno, però, risposto in parte solo al problema della fame. “La scarsità
di fondi – ha, infine, affermato Fontaine – rischia di pregiudicare altri interventi
vitali, e ci impedisce di fare tutto ciò che potremmo fare per i bambini e i loro
genitori, nel momento in cui hanno maggior bisogno del nostro aiuto”. (A.C.)