Radio Vaticana: da onde corte a nuove strategie di comunicazione
"Dopo aver celebrato lo scorso anno il suo 80° anniversario, la Radio Vaticana è pronta
per affrontare una nuova tappa della sua storia affidando in modo sempre crescente
il suo messaggio di servizio al Vangelo e alla Chiesa alle nuove tecnologie di comunicazione".
Sono le parole con le quali il direttore generale della Radio Vaticana, padre Federico
Lombardi, introduce il comunicato dal titolo "Una nuova tappa nella storia della Radio
Vaticana. Dalle Onde Corte alle nuove strategie di comunicazione", spiegando che "i
programmi radiofonici in circa 40 lingue della Radio Vaticana – ricevuti via satellite
o via internet - sono oggi ritrasmessi da un migliaio di radio locali o regionali
in FM e OM in circa 80 Paesi dei cinque continenti. Essi sono inoltre accessibili
live su cinque canali web e on demand e in podcast in ogni punto del mondo da cui
ci si possa connettere al Sito della Radio Vaticana. Anche le notizie e i testi pubblicati
per scritto in 40 lingue in 13 alfabeti diversi sul Sito - rileva - sono una fonte
di informazione ricchissima, e il servizio RSS e le newsletter vengono inviate quotidianamente
a numerosi abbonati in molte lingue diverse (non solo europee, ma anche, ad es. cinese,
hindi, tamil…)".
Inoltre, ricorda ancora padre Lombardi, la "stretta collaborazione
con il Centro Televisivo Vaticano" ha permesso di "sviluppare anche un servizio video
molto ricco sulla Rete e lo strumento innovativo del 'Vatican player', che offre non
solo le immagini e i suoni delle attività del Papa live e on demand, ma le collega
sistematicamente all’Agenda degli appuntamenti del Papa e così anche ai testi e ai
servizi giornalistici attinenti. Tramite il 'Vatican player' i Siti web di tutto il
mondo possono ricevere e rilanciare sistematicamente nella Rete immagini, voci e testi
del Papa e della Santa Sede. Il canale radiofonico “Radio Vaticana in diretta” sulle
24 ore è ormai ben seguito in FM su Roma e in DAB e DAB+ su buona parte del territorio
italiano, permettendo un dialogo sempre più intenso con la vita e la cultura italiana
e con la Chiesa in Italia.
Dunque, si legge nella nota, "tenuto conto della
vasta accessibilità dei suoi servizi tramite le ritrasmissioni radio locali, regionali
o nazionali, e tramite il Web e alcuni canali satellitari, la Radio Vaticana ritiene
che sia giunto il tempo in cui sia possibile ridurre l’impegno delle trasmissioni
con le tecnologie tradizionali delle Onde Corte e delle Onde Medie, trasferendo così
risorse in nuove direzioni. Perciò - si afferma - dal prossimo 1° luglio verranno
terminate dal Centro Trasmittente di Santa Maria di Galeria tutte le trasmissioni
in Onde Medie e quelle in Onde Corte verso la maggior parte dell’Europa e delle Americhe,
che sono appunto le regioni del mondo in cui la copertura da parte delle ritrasmissioni
radio e l’accesso tramite Internet sono ormai le vie di gran lunga preponderanti per
fruire dei servizi della Radio Vaticana. La riduzione attuale - illustra padre Lombardi
- interessa circa la metà dei tempi di trasmissione dal Centro Trasmittente, dove
si avvia lo studio per la ristrutturazione del Centro stesso in funzione delle nuove
tecnologie di comunicazione. Nel corso dei prossimi anni si prevedono ulteriori riduzioni
delle trasmissioni in Onde Corte, tenendo però sempre presente il dovere di servire
con particolare attenzione quelle aree e popolazioni più povere o in situazioni di
difficoltà (in particolare in Africa, nel Medio Oriente o in Asia), che non hanno
altre vie alternative per ricevere capillarmente la voce del Papa e della Chiesa".
Dai
prossimi giorni, annuncia anche il comunicato, "i programmi radiofonici nelle diverse
lingue informeranno i loro ascoltatori della nuova situazione, dando anche suggerimenti
e indicazioni appropriate perché i tradizionali radioascoltatori in Onde Corte o Medie
possano ricorrere alle vie alternative disponibili per fruire dei servizi della Radio
Vaticana".
Quindi padre Lombardi conclude: "Le trasmissioni internazionali
in Onde Corte e Medie della Radio Vaticana hanno svolto un servizio di valore incalcolabile
nella storia della Chiesa - soprattutto in Europa - nel corso del Secolo XX, a sostegno
delle popolazioni oppresse dalla guerra e dai totalitarismi. Mentre questo tipo di
servizio si avvia al tramonto per lasciare il passo alle nuove tecnologie di comunicazione,
sentiamo di dover esprimere viva gratitudine a chi vi ha dedicato con intelligenza
e grande generosità le sue forze e il suo cuore per il bene di innumerevoli persone".