Per i mercati, Italia a rischio contagio. L'Fmi: tre mesi per salvare l'Euro
Chiusura nera ieri per i mercati finanziari europei, che dopo il salvataggio delle
banche spagnole subiscono i timori di contagio per l’Italia. Ad aumentare il clima
di sfiducia verso il Belpaese anche i dati Istat che danno il Pil in calo dello 0,8%
a causa del crollo dei consumi. Intanto, dal Fmi crescono le pressioni per il rilancio
dell’economia nella zona Euro. Il servizio di Stefano Leszczynski
E’ bastato
poco per affossare l’entusiasmo dei mercati per i 100 miliardi di euro stanziati in
favore delle banche spagnole dall’Unione europea. Un piano di ricapitalizzazione che
seppur approvato con favore dai G7, non ha riscosso la fiducia degli operatori di
borsa, che hanno scelto come bussola le pessimistiche previsioni del Wall Street Journal
e degli economisti di Commerzbank, che vedono prossimo un contagio dell’Italia e la
conseguente richiesta di nuovi aiuti. Risultato: tutte le Borse in rosso, esclusa
Francoforte, che ha chiuso poco sopra lo zero. Anche il commissario europeo agli Affari
economici Olli Rehn, a Borse chiuse, ha parlato di "gravi squilibri macroeconomici"
per l’Italia e la Francia, mentre Palazzo Chigi ha provato a rassicurare i partner
vantando conti in ordine. Ad accrescere lo scetticismo ci hanno pensato però i dati
Istat che hanno indicato un calo del Pil dello 0,8% su base congiunturale e dell’1,4%
su base tendenziale. A soffrire maggiormente sono gli investimenti, seguiti dalla
capacità di spesa delle famiglie e dalla contrazione della produzione industriale.
La recessione in corso pone l'Italia un passo indietro rispetto alla media dei Paesi
dell'Eurozona, degli Stati Uniti e del Giappone, che in termini congiunturali sono
cresciuti dal mezzo punto al punto percentuale. Una situazione che ha spinto la stessa
Cristine Lagarde, direttrice generale del Fondo Monetario internazionale, a dare tre
mesi di tempo alle istituzioni europee per salvare l'euro.