2012-06-12 12:25:43

Il cardinale Filoni esorta la comunità cristiana dell'Azerbaijan a diventare “Chiesa in missione”


Pregare per le vocazioni al sacerdozio e alla vita consacrata; prendersi cura della famiglia, cellula base della società e della Chiesa; promuovere un maggiore spirito di apostolato non solo tra i sacerdoti e i religiosi, ma anche tra i laici, per far diventare l’intera comunità “Chiesa in missione”: sono le indicazioni che il cardinale Fernando Filoni, Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, ha lasciato alla comunità dell’Azerbaijan per la crescita ed il consolidamento della Chiesa cattolica locale. Lo ha fatto durante la Celebrazione Eucaristica a Baku che ha concluso la giornata di lunedì, dedicata agli incontri con le autorità civili e religiose ed alla visita alle principali realtà cattoliche in Azerbaijan, dopo quella caratterizzata dalle celebrazioni del decimo anniversario della visita del Beato Giovanni Paolo II. Celebrando la Messa della festa di San Barnaba nella cappella dove dieci anni fa si svolse a Baku l’incontro del Beato Giovanni Paolo II con le autorità religiose, il cardinale ha sottolineato l’eredità spirituale dell’Apostolo: “la sua risolutezza, la sua eccezionale generosità e la sua disponibilità per il servizio”. Richiamando l’impegno del Santo per l’evangelizzazione, il Prefetto del Dicastero Missionario ha detto ai presenti: “Capisco bene che il vostro lavoro qui non è mai facile. Vivendo in un oceano di non cristiani, la cultura, la mentalità e le strade possono non sempre essere secondo il nostro gradimento”. Tuttavia, di fronte alla difficoltà di trovare, umanamente parlando, soddisfazioni e riconoscimenti, il cardinale Filoni ha esortato ad essere “fonte di incoraggiamento per gli altri attraverso un contagioso senso di gioia, l’ottimismo, un carattere accogliente, e soprattutto attraverso una vita esemplare come sacerdoti o religiosi, come persone consacrate o semplici laici, come cristiani giovani o adulti”. Giovanni Paolo II venne in Azerbaijan mosso “dal suo profondo apprezzamento e dall’alta stima per il popolo e la cultura dell’Azerbaijan”, con il desiderio di “aprire la porta della comprensione reciproca e della cooperazione tra Azerbaijan e Santa Sede” ha ricordato il cardinale Filoni nel suo saluto al vice ministro per gli Affari esteri, Araz Asimov. Gli avvenimenti positivi di questi dieci anni indicano l’importanza di quella “porta” che il Beato Giovanni Paolo II aprì, ha detto il porporato, declinando i diversi significati della porta: amicizia reciproca, amicizia concreta, amicizia salda, amicizia sincera, amicizia esemplare. L’apprezzamento per il clima di tolleranza religiosa che si respira in Azerbaijan è stato poi espresso dal cardinale Filoni rivolgendosi al Capo del dipartimento di stato per le opere delle Organizzazioni religiose, Elshad Iskandarov. “Auspico che il vostro Paese continui a brillare come esempio per la comunità mondiale delle nazioni, come un luogo dove persone di fede e religione diverse vivono insieme in pace, costruendo mano nella mano una società armoniosa e prospera, e quindi protagonista nel rendere migliore il mondo”. Ieri il cardinale Filoni ha visitato la comunità delle Missionarie della Carità, il Centro educativo salesiano Meryam e la prima casa dei Salesiani. (R.P.)







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