L'inviato dell'Onu e della Lega araba per la Siria Kofi Annan ha detto di essere preoccupato
del bombardamento su Homs e dell'attacco con bombe, elicotteri e carri armati su al
Haffa. Si teme, ha aggiunto, che molti civili siano intrappolati in queste città.
Secondo gli attivisti che si oppongono al regime di Assad, oggi sono morte almeno
36 persone, tra cui un bimbo. Una situazione molto preoccupante che spinge il padre
gesuita Paolo Dall’Oglio, dopo trent'anni, a lasciare nei prossimi giorni il
Paese. Hélèn Destombes lo ha raggiunto telefonicamente a Damasco:
“Lascio la
Siria per evitare danni peggiori dovuti alla mia situazione personale. Io ho ritenuto
mio dovere esercitare una piena libertà di espressione sulla base degli impegni che
il governo siriano ha preso lungo tutto il 2012, ufficialmente, ma questo ha creato
una situazione che ha di fatto obbligato l’autorità ecclesiastica a chiedermi di lasciare
il Paese per evitare conseguenze peggiori. Questo non significa affatto che io non
resti pienamente impegnato, culturalmente e spiritualmente, per il processo di soluzione
di questo drammatico conflitto e di democratizzazione di questo magnifico Paese”.