Pakistan: la scelta delle famiglie povere è mangiare o mandare i figli a scuola
“Valori come uguaglianza, giustizia e istruzione possono e dovrebbero portare il Pakistan
fuori dal vortice infernale di povertà e sfruttamento che vede coinvolti adulti e
bambini”. E’ la testimonianza inviata all’agenzia Fides da un missionario pakistano
impegnato a favore dei diritti umani del paese, di cui non citiamo il nome per motivi
di sicurezza. “Il fenomeno nel Paese continua a crescere in maniera sproporzionata.
I ricchi diventano sempre più ricchi, e i poveri sempre più poveri – continua il missionario
-. Questi ultimi soffrono in maniera eccessiva, a malapena riescono a mangiare tre
volte al giorno. In Pakistan - aggiunge - dove dominano povertà, instabilità politica,
leader impegnati a curare solo ed esclusivamente i propri interessi e non quelli a
favore del bene comune, i poveri sono costretti a fare una drammatica scelta: mandare
i propri figli a scuola e permettere loro una educazione che possa garantire dignità
e un futuro migliore, oppure scegliere di mangiare. In questo secondo caso soddisferebbero
il loro fabbisogno fisico ma non la loro sete di sapere. In una società impoverita
come questa non c’è compassione per i poveri, serve giustizia e uguaglianza per tutti”
conclude il missionario. (R.P.)