Indonesia: a West Java la legge imporrà obbligo del velo, dure proteste
dalla società civile
Entro la metà di luglio, prima dell’inizio del mese sacro del Ramadan, le autorità
del distretto di Tasikmalaya, in Indonesia, prevedono di introdurre nuove leggi ispirate
alla sharia, la legge islamica. Tali norme – riferisce l’agenzia AsiaNews – imporranno
a tutte le donne, musulmane e non, l’obbligo di indossare il velo chiamato jilbab.
Dura la reazione da parte della società civile e delle donne, le quali affermano con
forza che l’imposizione del velo “non è una questione di stato” ma una scelta personale.
Ad intervenire da Jakarta, anche il politico nazionalista Eva Kusuma Sundari, sostenendo
che le leggi ispirate alla sharia sono “incostituzionali e discriminatorie”. La legge,
oltre all’imposizione del velo, prevede anche di regolare la vita dei non sposati:
tutti, infatti, avranno il divieto di uscire di casa da soli. Questa regola dovrebbe
prevenire, secondo le autorità locali, i comportamenti contrari alla morale come i
rapporti prematrimoniali tra adolescenti. È dal 2009 che le nuove norme vengono discusse
dalla municipalità di Tasikmalaya. Il sindaco Syarif Hidayat ha affermato che l’intenzione
è quella di stabilire un regolamento locale che definisca i costumi della tradizione
islamica che tutti sono tenuti a rispettare. Per garantire il rispetto delle nuove
norme verrà istituita una “polizia della morale” che denuncerà i colpevoli alla giustizia
civile. Come punizione per i trasgressori sono previste multe o ammende. (A.C.)