India: a Mumbai l'adorazione eucaristica per il "Corpus Domini" affidata alle Suore
di Madre Teresa
La Chiesa cattolica dell'India ha celebrato ieri, domenica 10 giugno, il Corpus Domini
e l'arcidiocesi di Mumbai ha deciso di affidare l'adorazione eucaristica alle suore
di Madre Teresa che gestiscono l'Asha Dan ("Dono di speranza"), un ostello per disabili,
poveri e malati. "Per le religiose - spiega all'agenzia AsiaNews padre Anthony Charanghat,
direttore del settimanale diocesano The Examiner - la preghiera è fonte di forza,
necessaria per portare avanti il loro difficilissimo lavoro". La scelta di riservare
il momento dell'adorazione alle Missionarie della Carità è anche una "risposta all'attuale
tendenza a enfatizzare solo la dimensione sociale dell'Eucarestia". L'arcidiocesi
di Mumbai sottolinea così quanto affermato giovedì scorso da Benedetto XVI in san
Giovanni in Laterano, che nella celebrazione del Corpus Domini ha ricordato che "è
sbagliato contrapporre la celebrazione e l'adorazione", perché sono invece "due aspetti,
tra loro connessi, del Mistero Eucaristico". L'Asha Dan si trova a Byculla, un sobborgo
di Mumbai, ed è gestito da 12 suore di Madre Teresa. Composto da grandi capannoni,
esso ospita circa 400 persone, inclusi bambini tra i 2 e gli 8 anni, tutti affetti
da gravi disabilità fisiche e mentali. Ogni giorno inoltre, la polizia vi conduce
donne malate di Aids insieme ai loro figli e bisognosi, per toglierli dalle strade
della città. Suor M. Joyal, una delle Missionarie dell'ostello, spiega ad AsiaNews:
"Li nutriamo, li laviamo, cambiamo loro lenzuola e vestiti, diamo loro le medicine:
li serviamo con lo stesso rispetto con cui serviamo Gesù. Tutti loro muoiono: ma quando
arriva il momento, sorridono, perchè sanno che Dio li ama". "Cristo - sottolinea suor
M. Magdelita, superiora dell'Asha Dan - è morto per i poveri, gli oppressi, i non
voluti, i bisognosi. È nella preghiera e nell'adorazione quotidiana che troviamo la
forza per servire queste persone. In loro, vediamo Gesù. E attraverso il nostro servizio,
permettiamo loro di essere testimoni dell'amore di Dio". (R.P.)