2012-06-10 12:39:29

Il Papa all’Angelus: anche Gesù tra le macerie delle chiese dell’Emilia, vicinanza alle comunità colpite dal sisma


All’Angelus, in Piazza San Pietro, nella Festa solenne del “Corpus Domini”, Benedetto XVI ha rivolto il pensiero alle comunità terremotate dell’Emilia Romagna, costrette a celebrare la Messa all’aperto perché le loro chiese sono andate distrutte. Quindi, soffermandosi sul dono straordinario dell’Eucaristia, ha rinnovato l’esortazione a riscoprire il valore dell’Adorazione Eucaristica. Dal Papa anche l'invito a donare il sangue, gesto di solidarietà indispensabile per tanti malati. Il servizio di Alessandro Gisotti:RealAudioMP3

All’Angelus, Benedetto XVI ha rammentato che la festa del “Corpus Domini” è un “grande atto di culto pubblico dell’Eucaristia”, Sacramento nel quale il Signore “rimane presente anche al di là del tempo della celebrazione”. Nelle chiese, ha osservato, “il luogo più sacro è proprio quello in cui si custodisce l’Eucaristia”. Di qui, il Papa ha rivolto un pensiero commosso ai terremotati dell’Emilia Romagna:

“Non posso a questo proposito non pensare con commozione alle numerose chiese che sono state gravemente danneggiate dal recente terremoto in Emilia Romagna, al fatto che anche il Corpo eucaristico di Cristo, nel tabernacolo, è rimasto in alcuni casi sotto le macerie. Con affetto prego per le comunità, che con i loro sacerdoti devono riunirsi per la Santa Messa all’aperto o in grandi tende; le ringrazio per la loro testimonianza e per quanto stanno facendo a favore dell’intera popolazione”.

“E’ una situazione – ha proseguito – che fa risaltare ancora di più l’importanza di essere uniti nel nome del Signore, e la forza che viene dal Pane eucaristico”. Dalla condivisione di questo Pane, ha detto, “nasce e si rinnova la capacità di condividere anche la vita e i beni, di portare i pesi gli uni degli altri, di essere ospitali e accoglienti”. Quindi, ha ribadito l’importanza delle processioni con il Santissimo Sacramento ed ha invitato i fedeli a professare il culto dell’Eucaristia non solo durante la Messa:

“La preghiera di adorazione si può compiere sia personalmente, sostando in raccoglimento davanti al tabernacolo, sia in forma comunitaria, anche con salmi e canti, ma sempre privilegiando il silenzio, in cui ascoltare interiormente il Signore vivo e presente nel Sacramento”.

Dopo l’Angelus, il Papa ha salutato con affetto i pellegrini polacchi, ricordando che il cardinale segretario di Stato, Tarcisio Bertone, si trova in Polonia per celebrare il 25.mo anniversario del viaggio apostolico di Giovanni Paolo II nella sua terra natale ed inaugurare un Centro studi intitolato al Beato Wojtyla. Frutto di quel viaggio, ha detto il Papa, è proprio "la Festa dell’Eucarestia", oggi celebrata a Łódz. Il Papa non ha poi mancato di rammentare che il prossimo 14 giugno ricorre la Giornata Mondiale del donatore di sangue:

“Esprimo il mio vivo apprezzamento a quanti praticano questa forma di solidarietà indispensabile per la vita di tanti”.

Infine, nei saluti in lingua italiana, il Papa ha rivolto un pensiero ai pellegrini della diocesi friuliana di Concordia-Pordenone, in occasione della presentazione dell’Epistolario del cardinale Celso Costantini, ed ha salutato l’Associazione Motociclisti Forze di Polizia presente in Piazza San Pietro con centinaia di motociclette.

Il testo integrale dell'Angelus del Papa

Oggi, in Italia e in molti altri Paesi, si celebra il Corpus Domini, cioè la festa solenne del Corpo e Sangue del Signore, l’Eucaristia. E’ tradizione sempre viva, in questo giorno, tenere solenni processioni con il Santissimo Sacramento, per le strade e nelle piazze. A Roma questa processione si è già svolta a livello diocesano giovedì scorso, giorno preciso di questa ricorrenza, che ogni anno rinnova nei cristiani la gioia e la gratitudine per la presenza eucaristica di Gesù in mezzo a loro.

La festa del Corpus Domini è un grande atto di culto pubblico dell’Eucaristia, Sacramento nel quale il Signore rimane presente anche al di là del tempo della celebrazione, per stare sempre con noi, lungo il trascorrere delle ore e delle giornate. Già san Giustino, che ci ha lasciato una delle testimonianze più antiche sulla liturgia eucaristica, afferma che, dopo la distribuzione della comunione ai presenti, il pane consacrato veniva portato dai diaconi anche agli assenti (cfr Apologia, 1, 65). Perciò nelle chiese il luogo più sacro è proprio quello in cui si custodisce l’Eucaristia. Non posso a questo proposito non pensare con commozione alle numerose chiese che sono state gravemente danneggiate dal recente terremoto in Emilia Romagna, al fatto che anche il Corpo eucaristico di Cristo, nel tabernacolo, è rimasto in alcuni casi sotto le macerie. Con affetto prego per le comunità, che con i loro sacerdoti devono riunirsi per la Santa Messa all’aperto o in grandi tende; le ringrazio per la loro testimonianza e per quanto stanno facendo a favore dell’intera popolazione. E’ una situazione che fa risaltare ancora di più l’importanza di essere uniti nel nome del Signore, e la forza che viene dal Pane eucaristico, chiamato anche «pane dei pellegrini». Dalla condivisione di questo Pane nasce e si rinnova la capacità di condividere anche la vita e i beni, di portare i pesi gli uni degli altri, di essere ospitali e accoglienti.

La solennità del Corpo e Sangue del Signore ci ripropone anche il valore dell’adorazione eucaristica. Il Servo di Dio Paolo VI ricordava che la Chiesa cattolica professa il culto dell’Eucaristia «non solo durante la Messa, ma anche fuori della sua celebrazione, conservando con la massima diligenza le ostie consacrate, presentandole alla solenne venerazione dei fedeli cristiani, portandole in processione con gaudio della folla cristiana» (Enc. Mysterium fidei, 57). La preghiera di adorazione si può compiere sia personalmente, sostando in raccoglimento davanti al tabernacolo, sia in forma comunitaria, anche con salmi e canti, ma sempre privilegiando il silenzio, in cui ascoltare interiormente il Signore vivo e presente nel Sacramento. La Vergine Maria è maestra anche di questa preghiera, perché nessuno più e meglio di lei ha saputo contemplare Gesù con sguardo di fede e accogliere nel cuore le intime risonanze della sua presenza umana e divina. Per sua intercessione si diffonda e cresca in ogni comunità ecclesiale un’autentica e profonda fede nel Mistero eucaristico.







All the contents on this site are copyrighted ©.