Rapporto Unicef: polmonite e dissenteria uccidono ogni anno milioni di bambini
Esiste una grave disparità nel mondo nei trattamenti sanitari e nella cura preventiva
di malattie come diarrea e polmonite. Se i piccoli dei 75 Paesi dove si registra il
tasso di mortalità infantile più elevato venissero curati alla stessa maniera del
20% dei loro coetanei che vivono nei Paesi occidentali, ne morirebbero almeno due
milioni in meno. A lanciare l’allarme il Rapporto Unicef 2011, ripreso dall’agenzia
Fides, che insiste su pochi accorgimenti da prendere per ribaltare cifre tristemente
drammatiche. In primo luogo l’accesso all’acqua potabile, ai servizi igienico-sanitari,
ai vari programmi di vaccinazioni quindi una buona alimentazione, in particolare nel
periodo dell’allattamento materno. Nonostante i passi avanti fatti nel settore sanitario,
infatti, secondo gli esperti, meno del 40% dei piccoli con meno di sei mesi nei Paesi
in via di sviluppo, si nutre esclusivamente di latte materno, fondamentale per assicurare
una buona salute. Inoltre solo il 60% dei bambini malati di polmonite ha la possibilità
di essere curato in un Centro medico specializzato, meno del 50% nel caso dell’Africa
subsahariana. Gli esperti dunque sostengono che se tutta la popolazione infantile
dei Paesi più poveri vivesse nelle stesse condizioni di vita di quelli più ricchi,
si registrerebbe una riduzione del 30% delle morti per polmonite e del 60% per diarrea.
Il 90% si concentra tra le popolazioni più povere dell’Africa subsahariana e del sudest
asiatico. (C.S)