Giornata Mondiale degli Oceani per migliorarne la gestione e la conservazione
Quest’anno la Giornata Mondiale degli Oceani si celebra nello stesso giorno - l'8
giugno - che segna una tappa importante per la comunità internazionale: il 30mo anniversario
della Convenzione delle Nazioni Unite sul Diritto del Mare. Quando la Convenzione
fu firmata il 10 dicembre 1982, fu giustamente definita una “costituzione per gli
oceani”. Plasmata attraverso un processo negoziale tra più di 150 Stati, il trattato
è un monumento vivente alla cooperazione internazionale. "L’adozione della Convenzione
sul Diritto del Mare - scrive il Segretario generale dell'Onu Ban Ki-moon nel suo
Messaggio in occasione dell'odierna Giornata degli Oceani - ha segnato la storia dei
trattati. Con 320 articoli e 9 allegati che coprono tutti gli aspetti degli oceani
e dell'ambiente marino, la Convenzione stabilisce un delicato equilibrio tra diritti
e doveri. La tutela degli oceani e delle coste è tra gli obiettivi principali della
Conferenza delle Nazioni Unite sullo Sviluppo Sostenibile, che si terrà a Rio de Janeiro
tra soli 12 giorni. La Convenzione - ribadisce il Segretario generale dell'Onu - contribuisce
a tale obiettivo attraverso le sue disposizioni, che includono conservazione dell'ambiente
marino, ricerca scientifica marina e trasferimento della tecnologia marina. Occorre
fare di più - avverte Ban Ki-moon - per gli oceani del nostro pianeta, minacciati
da inquinamento, esaurimento delle risorse legate alla pesca, impatto del cambiamento
climatico e del deterioramento dell'ambiente marino. Rio +20 deve mobilitare Nazioni
Unite, governi e altri partner per migliorare la gestione e la conservazione degli
oceani attraverso iniziative che frenino la pesca eccessiva, che migliorino la protezione
dell'ambiente marino e riducano l'inquinamento dell'oceano e l'impatto del cambiamento
climatico. Non potrebbe esserci modo più adatto per commemorare la Giornata Mondiale
degli Oceani che quello di ratificare la Convenzione sul Diritto del Mare da parte
di tutti i Paesi che ancora non lo hanno fatto. Facciamo che il 2012 diventi un’altra
pietra miliare per gli oceani mondiali, così da poter salpare verso il futuro che
vogliamo", conclude il Segretario generale dell'Onu nel suo messaggio. (R.P.)