La natura dell'uomo è rapporto con l'infinito: presentata la 33.ma edizione del Meeting
di Rimini
“La natura dell’uomo è rapporto con l’infinito”. La frase del libro “Il senso religioso”
di don Giussani è il titolo della 33.ma edizione del Meeting per l’amicizia tra i
popoli, che si terrà dal 19 al 25 agosto a Rimini. Oltre 100 convegni, 10 mostre,
26 spettacoli e 10 manifestazioni sportive come ogni anno daranno vita a questo grande
incontro. A seguire la presentazione, ieri a Roma, all’ambasciata d’Italia presso
la Santa Sede, c’era Debora Donnini:
L’uomo e il
suo rapporto con l’infinito è il filo condutture del Meeting 2012, occasione per conoscere
da vicino esperienze capaci di risuscitare proprio il desiderio di rapporto con l’infinito.
Come ogni anno, il Meeting entra con decisione nell’attualità. “I giovani per la crescita”
è il titolo dell’incontro inaugurale con il premier italiano, Mario Monti, ma anche
di una mostra. Ad agosto a Rimini non mancherà l’attualità internazionale e la libertà
religiosa, con il presidente dell’Assemblea generale dell’Onu, Nassir Abdulaziz Al-Nasser,
e il cardinale Jean-Louis Tauran. Tra i grandi ospiti anche Mary Ann Glendon, presidente
della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali, e Tahani Al Gebali, vicepresidente
della Corte costituzionale suprema egiziana e presidente del Cairo Meeting.
Uno
dei momenti clou sarà il convegno dal titolo “Homo religiosus” con il cardinale Julien
Ries e il monaco buddista Shodo Habukawa. Centrale come sempre al Meeting il momento
delle testimonianze che declinano nella concretezza il tema di quest’anno, cioè il
rapporto dell’uomo con l’infinito, come conferma il presidente della Fondazione Meeting,
Emilia Guarnieri:
“Il Meeting ogni anno propone delle testimonianze:
l’esperienza del medico di Gaza, musulmano palestinese, che ha avuto tutta la famiglia
uccisa e che oggi opera per l’unità di palestinesi e israeliani. L’esperienza del
Caracalla Theatre, una scuola di teatro in Libano, frequentata da 1500 bambini e ragazzi,
nata proprio con l’idea che la bellezza sia il punto in cui le persone possono rincontrare
un’esperienza di pace, di convivenza, di amore reciproco. Le testimonianze sono la
documentazione che l’uomo ha un desiderio, un’esigenza di bellezza, di verità, di
giustizia, che è infinita. E questo carattere 'esigenziale' della vita documenta proprio
che l’uomo è rapporto con qualcosa di infinito”.
Anche questa Rimini di
fine agosto vedrà la presenza di esponenti del Governo italiano: dal ministro dello
Sviluppo economico, Corrado Passera a Paola Severino, ministro della Giustizia e tanti
altri. A partecipare al Meeting sarà anche l’Osservatore permanente presso l’Onu di
Ginevra, mons. Silvano Maria Tomasi. Alla presentazione è intervenuto, tra gli altri,
il cardinale Leonardo Sandri, prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali,
che ha sottolineato l’importanza di mostrare un Dio vicino mettendo in luce anche
l'impegno del Meeting nel dialogo ecumenico e interreligioso:
"Il Meeting
di Rimini ha dato sempre spazio e voce a personalità appartenenti non soltanto ad
altre Chiese cristiane, ma anche ad altre religioni. Il fatto che possano avere questo
podio internazionale del Meeting rappresenta un momento in più per crescere nel dialogo,
nella conoscenza reciproca, che è poi quella che ci porta a certi passi di unità con
i cristiani, con i fratelli di altre Chiese. E ci spinge inoltre anche a certi passi
di collaborazione comune con i nostri fratelli appartenenti ad altre religioni, come
gli induisti, i musulmani, i buddhisti…”.
E l’esigenza di infinito, propria
del cuore dell’uomo, è testimoniata anche dagli incontri culturali e scientifici,
con la presenza fra gli altri della moglie e della figlia del fondatore della genetica
clinica, Jérôme Lejeune, al quale è dedicata anche una mostra. Come ogni anno, ricche
di spunti le esposizioni: da quella su Dostoevskij a quella sulla costruzione del
Duomo di Milano fino a quella che vede al centro la celebre pittura del “Cristo morto
con quattro angeli” di Giovanni Bellini, artista con il quale inizia il Rinascimento
dell’arte a Venezia. E il Meeting arricchirà anche Rimini di spettacoli: dal “The
Villager’s Opera” della compagnia libanese Caracalla Dance Theatre, all’omaggio al
chitarrista spagnolo Andres Segovia realizzato da uno dei suoi allievi, Piero Bonaguri.
“La natura dell’uomo è rapporto con l’infinito” è dunque un titolo decisivo per il
momento in cui viviamo, sottolinea il presidente della Compagnia delle Opere, Bernhard
Scholz:
"Il titolo dice che l’uomo è rapporto con l’infinito e che quindi
la sua vita è un’espressione di questo rapporto: nel suo lavoro, nella sua vita famigliare,
nella sua vita economica e anche nel suo rapporto con la politica. Non sono le condizioni
che determinano il nostro agire, ma proprio questo rapporto con l’infinito. E’ importante
capire questo in un momento dove tutto sembra condizionato dalla crisi - e dai problemi
che oggettivamente ci sono - per domandarci quali sono le risorse, bisogna prima di
tutto chiederci chi siamo noi, da dove noi tiriamo fuori le capacità e quindi anche
la forza per cambiare questa situazione in meglio”.